La locandiera
Sipario d'Oro 2008
Teatronovo
La locandiera
di Carlo Goldoni
regia di Franco Penzo e Giuliano Soncin
Portata in scena 1753 è ancora oggi la commedia goldoniana maggiormente amata e rappresentata. Lintera opera, pur offrendo una intera galleria di personaggi e situazioni, è dominata dalle schermaglie tra lamabile Mirandolina, la locandiera, e il rude cavaliere di Ripafratta, cliente della locanda.
Mirandolina è la tipica serva-padrona, astuta, intelligente, pratica e razionale, che vuole essere corteggiata ma che non cede alle lusinghe dellamore. E però anche onesta e preoccupata che i suoi affari procedano bene e in questo esprime compiutamente lo spirito dellIlluminismo del 700, concreto e aderente alla realtà.
Personaggio opposto al suo è il cavaliere di Ripafratta, misogino e vanaglorioso, che alla concretezza della donna contrappone il vuoto delle parole. Mirandolina lo punirà usando le sue stesse armi, appunto le parole, con le quali lo adulerà e lo colmerà di lusinghe, con lunico scopo di fargli ammettere di aver sbagliato a disprezzare le donne, fingendo convinzioni ed esperienze che in realtà non ha. In fondo è un giovane incapace damore perché ancora non lo conosce, misogino per difesa e, infatti, la passione che lo travolgerà allimprovviso sarà enorme e straordinaria.
La locandiera smaschererà la sua passione decidendo al tempo stesso di sposare il fidato cameriere Fabrizio
Biglietti nei giorni di spettacolo al botteghino del teatro ore 20-21