La luce delle cose - Natura morta nell’arte trentina del Novecento
Nella storica Galleria diretta da Adriano Fracalossi si potranno godere i cromatismi e le forme di una ventina di artisti novecenteschi del nostro territorio che si sono cimentati nella rappresentazione di oggetti, frutta già colta, cacciagione, fiori recisi, bottiglie, vasi, strumenti musicali, libri, oggetti generici posti di fronte allo sguardo cercandone l’anima, la relazione profonda col soggetto che indugia sull’oggetto strappato al suo ordine naturale ed entrato nei confini della riproduzione artistica umana.
Nell’esposizione della Galleria Fogolino potremo ammirare opere di Erminia Bruni ( 1870 – 1940), Umberto Moggioli (1886 –1919), Regina Philippona Disertori (1886 – 1977), ), Attilio Lasta (1886 – 1975), Guido Polo (1898 – 1988), Giorgio Wenter Marini (1890 – 1973), Gino Pancheri (1905 –1943), Carlo Bonacina (1905 – 2001), Bruno Colorio (1911 – 1997), Michelangelo Perghem Gelmi (1911 –1992), Carlo Sartori(1921 – 2010), Mariano Fracalossi (1923 – 2004), Luigi Senesi (1938 –1978), Marco Berlanda, Gino Castelli, , Roberto Codroico, Gian Luigi Rocca, Pietro Verdini, Luciano Zanoni.