La lupa
Rassegna teatrale Gustavo Modena
Compagnia "GAD - Città di Trento"
La lupa
di Giovanni Verga
PERSONAGGI INTERPRETI
Comare Pina / Giuliana Germani
Mara, sua figlia / Nadia Rossi
Nanni Lasca / Giovanni Rosso
Malerba / Jacopo Roccabruna
Bruno / Andrea Moauro
Cardillo / Ivo Morandini
Neli / Simone Crespiatico
Compare Janu / Bruno Vanzo
Compare Brasi / Bruno Pieroni
zia Filomena / Doria Mariotti
Grazia / Renata Fedrizzi
Lia / Angela Endrizzi
Regia Alberto Uez
Scenografia Trentini/Uez
I chitarra Jacopo Roccabruna
II chitarra Simone Crespiatico
datore luci Enzo Chiusole
fonico Valentina Palumbo
costumi Giovanna Tomasi
registrazioni sonore Jacopo Roccabruna
oggetti scenici Paolo Eccher /Enzo Chiusole
grafica Chiara Uez
foto di scena Nicolò Ruggirello
Il verismo, movimento letterario fiorito in Italia nella seconda metà del XIX secolo, si concretizza nella ricerca del reale.
E' un'arte-documento che, in genere, descrive un mondo di oppressi e diseredati e racconta le loro misere e arretrate condizioni di vita: in massima parte una società popolare e contadina!
Rappresentante autorevole di questa corrente è il siciliano Giovanni Verga, sia con i romanzi (Mastro don Gesualdo, I Malavoglia...), che con la produzione teatrale (Cavalleria rusticana, La lupa...) in cui si presentano scene popolari e un mondo affollato di gente umile con i loro caratteri forti e passionali.
La lupa (1896), opera ambientata in un paese del sud Italia, mostra figure di contadini che esprimono sentimenti semplici, ma di grande potenza drammatica, in un clima di timore religioso. Viene raccontata la storia di una donna non più giovane, ma ancora bella e provocante, comare Pina, che assurge a protagonista di una vicenda saguigna e torbida.
Per la prima volta uno scrittore italiano del '900 affida il ruolo di protagonista ad un personaggio femminile; la donna risulta così una figura di primo piano e perno dell'intera vicenda: la sua forte passionalità, i suoi desideri, le sue emozioni e la sua sensualità sono al centro di tutta l'azione sino ad arrivare, fra i commenti malevoli dell'intero paese, a un intenso e tragico finale.