La musica nella Magna Grecia

Musica classica

L'orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale

La musica nella Magna Grecia: iconografie e nuovi reperti scoperti in Puglia
di Daniela Castaldo, docente di Ricerca musicologica: antichità classica presso l’Università del Salento

Terzo e conclusivo appuntamento mercoledì 7 maggio alle ore 17.30, presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti a Trento, del ciclo “L'Orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale”, un viaggio alla scoperta delle radici della musica per comprendere meglio le culture antiche.
Daniela Castaldo, docente di Ricerca musicologica: antichità classica presso l’Università del Salento, terrà una conferenza dal titolo di “La musica nella Magna Grecia: iconografie e nuovi reperti scoperti in Puglia”. Saranno proposte testimonianze d’interesse musicale rinvenute in alcuni centri dell’area pugliese, l’antica Iapigia, tra il V e il IV sec. a. C. In alcuni centri di quest’area fortemente ellenizzata sono venuti alla luce sia frammenti di strumenti musicali (Taranto, Lecce, Metaponto), sia rappresentazioni di scene musicali, soprattutto nella ceramica vascolare e nella coropolastica votiva e funeraria. Lo studio di queste evidenze permette di mettere in luce interessanti aspetti concernenti la presenza della musica presso gli antichi popoli che abitavano questa porzione di penisola italica in età preromana.
L’iniziativa, seguita con interesse da un folto pubblico e giunta alla seconda edizione, è curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Conservatorio “F.A. Bonporti” in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia–Sede di Trento. E’ nata con l’avvio presso il Conservatorio del corso di “Archeologia musicale del mondo antico”, tenuto da Roberto Melini, musicista ed archeologo. Obiettivo comune alle Istituzioni coinvolte è quello di allargare le rispettive conoscenze verso ambiti finora solo parzialmente esplorati, nella convinzione che lo studio di civiltà musicali lontane e diverse possa contribuire ad illuminare aspetti inediti di quelle culture ed a meglio comprendere gli orizzonti artistici di oggi.
Daniela Castaldo ha conseguito il dottorato in archeologia classica all’Università di Losanna (Svizzera) ed è attualmente ricercatrice presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento (Lecce). Il suo principale settore d’interesse riguarda l’iconografia e l’archeologia musicale, in particolare per quanto riguarda l’antichità classica. Ha pubblicato una monografia sull’iconografia musicale nella ceramica attica (Il Pantheon musicale, Ravenna 2000) e articoli sulla presenza ed il significato della musica presso gli antichi popoli italici.


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni Archeologici