La natura trentina nelle opere di Bepi Zanon

Mostra

La mostra di pittura allestita dall’Associazione Bepi Zanon in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento ospita 36 opere del temperista Giuseppe Zanon, pittore naturalista conosciuto in tutto il mondo.
Le opere esposte sono una piccola parte del patrimonio artistico che il pittore, scomparso nel 2006, ha lasciato e rappresentano una sintesi della sua particolare vena artistica. Caprioli, camosci, cervi, rododendri, eriche, porcini, cime innevate e paesaggi alpestri creano un’atmosfera incantevole, racchiusa nella grandiosità dei panorami trentini.

Giuseppe Zanon fu pittore autodidatta per necessità. Ciò nonostante riuscì a raggiungere livelli di rilievo unendo i due interessi che maggiormente caratterizzarono la sua vita: la natura e la pittura.
Già da bambino, Bepi Zanon era fortemente attratto dalla natura, che divenne per lui una fonte generosa di ispirazione.
Naturalmente predisposto nei confronti della tecnica pittorica, in mancanza di una scuola di formazione Bepi Zanon si lasciò guidare dall’intuito e dall’attenta osservazione dell’ambiente che lo circondava, raggiungendo così la padronanza strumentale e tecnica nella pittura a tempera.
Nella sua formazione ebbe un posto importante lo studio dei maestri del passato. I preferiti erano i pittori italiani dell’Ottocento che ruotavano attorno al movimento dei Macchiaioli, tra cui Giovanni Fattori e Telemaco Signorini, Filippo Palizzi, i veristi lombardi - come Girolamo Induno e Mosè Bianchi - e ancora Giovanni Segantini, Pelizza da Volpedo. Tra gli stranieri, prediligeva il francese Millet.


organizzazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali