La notte dei maghi

Manifestazioni ed eventi

Dicastelincastello

Quest'anno saranno i maghi e gli alchimisti a riempire con le loro arti una intera notte nei suggestivi angoli del Castello. Saranno fatti rivivere in chiave comica e spettacolare quei personaggi geniali, autentici intellettuali dell'epoca rinascimentale, che ebbero un ruolo importante nell'apprenderne lo spirito di profonda conoscenza legato alla volontà di sperimentare e speculare.

In collaborazione con:
Tullio Fedel, Stefano Bertoni, Comune e Vigili del Fuoco volontari di Calavino
Ingresso: acquisto diretto al Castello - intero € 5,00; ridotto € 3,00

A cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara
Info, prezzi e prevendite:
da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 18.00
N° verde 800-013952 / 0461-213834
www.csc.tn.it

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CASTEL TOBLINO
Orari: ingresso libero - visitabile dall’esterno
Sarche - Via Caffaro, 1
www.apt.trento.it

In un documento del 1124 è nominato un certo Ulrico de Toblino, con ogni probabilità signore del castello, mentre una non meglio specificata “domus de Toblino” è citata per la prima volta dalle fonti nel 1190. Quello di Toblino, assieme alla Rocca di Riva, rappresenta l’unico sito fortificato lacustre del Trentino. Venne edificato su un enorme masso staccatosi dal fianco della montagna e finito nel lago. Sorge quindi nel fondovalle e non, come di consueto, in posizione di rilievo facilmente difendibile. Castel Toblino non fu mai centro di potere giurisdizionale e ciò ha fatto ipotizzare che in età medievale possa essere stata una rocca con compiti esclusivamente militari e di controllo della fondamentale via che passava per la Valle del Sarca e la Valle dei Laghi. Nel corso del XIII secolo i Toblino vennero scacciati per mano dei da Campo, influente famiglia delle Valli Giudicarie. Questi ultimi, che a metà del secolo potevano vantare la consacrazione di uno di loro, Aldrighetto, a principe vescovo di Trento, in quegli anni avevano avviato una forte espansione territoriale. Nei due secoli successivi i protagonisti furono i potenti Tirolo, che occuparono a lungo Castel Toblino. Solo nel Cinquecento Castel Toblino divenne bene diretto dei principi vescovi: il principe vescovo Bernardo Cles avviò importanti lavori di ammodernamento e abbellimento del castello, a cui seguirono quelli voluti dai Madruzzo. Successivamente entrò in possesso della famiglia Wolkenstein. Nel 1703 subì un destino comune ad altri castelli della valle del Sarca: venne incendiato e distrutto dalle truppe francesi che marciavano su Trento. Oggi Castel Toblino è considerato uno dei castelli più suggestivi del territorio trentino proprio per il contesto paesaggistico nel quale è inserito.