La paura

Cinema

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Rossellini - Bergman: storie d'amore e di cinema

Italia, 1954
Titolo originale: La paura
Genere: Drammatico
Durata: 75'
Regia: Roberto Rossellini
Cast: Ingrid Bergman, Mathias Wieman, Renate Mannhardt, Kurt Kreuger, Luisa Vidor

Irene Wagner (Ingrid Bergman) è una brillante donna in carriera che dirige una ditta di prodotti farmaceutici. Vive a Monaco. È sposata con Albert Wagner (Mathias Wieman) dal quale ha avuto due figli. Albert è impiegato come chimico nel laboratorio della ditta diretta dalla moglie.
La signora Wagner ha una relazione extraconiugale con Erich Baumann (Kurt Kreuger). Una sera di ritorno a casa, dopo essersi appena congedata dall'amante, Irene viene avvicinata da una sconosciuta (Renate Mannhardt) la quale si spaccia per la ex findazata di Erich e pretende da Irene una sorta di risarcimento in denaro. L'incontro ha luogo sulla porta di casa Wagner. Irene per paura che il marito la possa vedere dalla finestra, estrae rapidamente qualche banconota dalla borsetta e congeda la donna. Nei giorni successivi la donna che si presenta sotto il falso nome di Johanna Schultze prende a ricattare sistematicamente Irene, chiedendo somme sempre maggiori. Irene cade nel panico e cerca, all'insaputa del consorte, in tutti i modi di soddisfare le richieste della ricattatrice temendo che quella donna senza scrupoli possa mettere a repentaglio la sua vita familiare.
Quello che Irene inizialmente non sa è che Johanna è in realtà un'attrice di basso profilo ingaggiata dallo stesso Albert, il quale sa tutto del tradimento e cerca, mettendo in scena il ricatto, di spingere la moglie a confessare il suo errore.
Alla fine Irene riesce a smascherare Johanna, il cui vero nome è Luisa Vidor (Luise nella versione tedesca). In occasione dell'ultimo appuntamento con la ricattatrice, in un locale notturno, la donna-manager scopre il complotto di cui è vittima. Irene cade nel baratro della disperazione: nella sua mente inizia a balenare l'idea del suicidio. Di notte si reca in macchina alla sua fabbrica di medicinali. Raggiunge prima l'ufficio da dove si mette telefonicamente in comunicazione con la casa di campagna dove soggiornano i figli; in lacrime, Irene prega la governante di salutare i bambini da parte della mamma. Quindi redige un breve messaggio di congedo, prima di avviarsi verso il laboratorio alla ricerca di una boccetta di curaro onde porre fine alla sua vita. All'ultimo secondo la raggiunge Albert. I due si stringono in un abbraccio. Irene piange mentre Albert le sussurra parole di pentimento.


organizzazione: AltoGardaCultura - ARCI Altogarda Francesco Monti e centro culturale La Firma