La rappresentanza delle minoranze linguistiche

Ciclo "L'autonomia speciale" per i 50 anni del "secondo" Statuto di autonomia speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol

Incontri e convegni

La disciplina giuridica della condizione delle minoranze rappresenta un’area di garanzia di diritti fondamentali che, nel corso degli anni, è stata soggetta ad una significativa evoluzione, soprattutto nei contesti europei di diritto costituzionale e di diritto internazionale regionale, ma ancora con scarsi segni di visibilità nel diritto sovrannazionale.

Il Consiglio d’Europa ha manifestato un particolare impegno, anche grazie alla Commissione per la Democrazia attraverso il Diritto (la Commissione di Venezia), nella proiezione di standard condivisi di tutela delle minoranze nelle fonti diritto costituzionale – e dunque della legislazione e della giurisprudenza – degli ordinamenti dell’Europa Centrale, Orientale e Sud-Orientale, ossia in quegli ordinamenti che, storicamente, hanno privilegiato assetti di tipo plurinazionale, favorevoli a formazioni collettive, alternativi a quei sistemi, soprattutto dell’Europa occidentale, nei quali ha potuto prevalere, invece, una nozione indifferenziata, uguale ed ugualitaria di cittadinanza tout court imputabile agli individui.

Tuttavia, per quanto significativi siano divenuti i margini formali e sostanziali di tale garanzia, rimangono esclusi alcuni ambiti di notevole rilevanza, fra i quali certamente si colloca il tema della rappresentanza delle minoranze: tema che si collega direttamente alla mancanza di una definizione condivisa e di configurazione organizzativa e funzionale di minoranza e tema che conferisce visibilità all’assenza di una concezione teorica del significato complessivo della nozione di cittadinanza.

In questa sede si privilegia la formula «minoranze linguistiche» in conformità all’art. 6 Cost. italiana, pur nella consapevolezza della maggior pertinenza al fenomeno dell’espressione «minoranze nazionali» propria del contesto del Consiglio d’Europa.

Ne consegue che il termine «rappresentanza» risenta di una ambiguità di fondo, in quanto, per un verso, può essere ricondotto idealmente ad una dimensione di rappresentanza giuridica – un’eco della rappresentanza di natura corporativa d’ancien régime, ovvero ad una dimensione politica, priva di mandati imperativi – consona ad una concezione moderna ma non agevolmente riferibile al gruppo (ed infatti spesso si privilegia la formula “persone appartenenti ad una minoranza”) – ovvero ancora ad una concezione sociale, meglio espressa (in italiano) dal termine «rappresentazione», che delle minoranze esprime – più o meno simbolicamente – la presenza proiettata in vari contesti, fra i quali anche quello politico (quasi una sorta di «diritto di tribuna»).

Il convegno intende approfondire la conoscenza delle forme di garanzia della rappresentanza delle minoranze quali configurate nelle diverse esperienze europee, individuandone il significato sistematico e la forma delle sue declinazioni.

I lavori si svolgeranno in terra di minoranza e intendono corrispondere ad una prospettiva di interazione fra accademia, istituzioni e popolazione di minoranza e, in quanto tale, preludere a successivi sviluppi del dialogo.

PROGRAMMA GIOVEDÌ 28 APRILE 2022 (9:15-12:45)

SALUTI ISTITUZIONALI:
Lara Battisti, Presidente, Istituto Culturale Ladino
Giuseppe Detomas, Procurador del Comun General de Fascia
Katia Vasselai, Presidente dell’Autorità per le minoranze linguistiche

INTRODUZIONE:
La rappresentanza politica e la rappresentazione delle minoranze linguistiche e nazionali: le ragioni, i fondamenti, i limiti
Roberto Toniatti, Università di Trento

PRIMA SESSIONE (10:30-12:45)
La rappresentanza politica delle minoranze linguistiche e nazionali in Europa

Francesco Palermo, Università di Verona e Eurac Research, Bolzano - La rappresentanza politica delle minoranze nazionali nell’Europa centrale e sud-orientale
Jens Woelk, Università di Trento e Eurac Research, Bolzano - La rappresentanza politica delle nacionalidades in Spagna
Silvia Romboli, Universidad Ramon Llull - ESADE, Barcellona 
Discussant: Cinzia Piciocchi, Università di Trento

SECONDA SESSIONE (14:30-17:30)
La rappresentanza politica delle minoranze linguistiche in Italia

Matteo Cosulich, Università di Trento - La rappresentanza politica delle minoranze linguistiche in Trentino
Simone Penasa, Università di Trento - La rappresentanza politica dei gruppi linguistici in Alto Adige/Südtirol
Esther Happacher, Università di Innsbruck
Discussant: Giovanni Poggeschi, Università del Salento

PROGRAMMA VENERDÌ 29 APRILE 2022 (09:30-12:30)

TERZA SESSIONE
Rappresentanza e rappresentazione del pluralismo etnico e linguistico in un contesto interculturale e plurinazionale
Silvia Bagni, Università di Bologna - I diritti di partecipazione politica – senza rappresentanza – dello straniero
Ulrike Haider-Quercia, Università G. Marconi, Roma - La rappresentazione delle minoranze linguistiche e nazionali negli organi giurisdizionali: il principio del reflective judiciary
Roberto Toniatti, Università di Trento
Discussant: Davide Strazzari, Università di Trento

Conclusioni:
Elisabetta Palici di Suni, Università di Torino

 
Responsabilità scientifica:
Roberto Toniatti, Università di Trento

Costi

Ingresso libero con prenotazione
Link per prenotazione: form di adesione on line per partecipazione all'Istituto culturale ladino
Maggiori info: Istituto culturale Ladino