La relazione fra il danzatore e il ritmo

Danza

stage a cura di Francesca Pedullà, alle percussioni Marco Esposito

La ricerca di Francesca Pedullà nasce dall'approfondimento della cultura e della danza africana e dalla convinzione che l'arricchimento artistico derivato dallo scambio culturale è non solo possibile, ma portatore di evoluzione. La danza africana, legata alla tradizione, ma in continuo mutamento, conserva il senso originario della danza come espressione sociale e spirituale: la sua essenza si rigenera continuamente grazie al suo profondo legame con la naturalezza e la funzionalità del movimento. L'analisi e l'elaborazione di questi aspetti permette di sviluppare un linguaggio che, distaccandosi da quello etnico, sia universale e personale nello stesso tempo.
L'obiettivo è quello di portare l'allievo ad una consapevolezza corporea, a farlo appropiare delle tecniche e del colore della danza africana e a fornirgli gli utensili necessari affinchè elabori un linguaggio personale.
Lo stage si articola su due punti fondamentali:
Studio delle tecniche di base della danza africana: studio sul centro, rapporto al suolo e analisi delle differenti qualità di appoggio del piede, gestione del peso, ondulazione della colonna vertebrale, circolarità del movimento, educazione all'ascolto ritmico, interiorizzazione della pulsazione e comprensione della poliritmia.
Analisi: delle attitudini corporee tipiche della danza africana, delle differenti gestualità, del concetto di spazio e del suo utilizzo, della funzione della ripetizione, del concetto di coralità.