La salita dei saponari

di e con Cristina Cassar Scalia

Incontri e convegni , Presentazione libro

Il vice questore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, e i comprimari della squadra mobile di Catania ritornano nel secondo capitolo della saga poliziesca di Cristina Cassar Scalia. Tutto inizia prima dell'alba, quando il giornalista Sante Tammaro e il pediatra Manfredi Monterreale notano dalla barca, mentre pescano lungo la costa, movimenti sospetti sugli scogli e due uomini che abbandonano una valigia.

Mentre la spiccata intuizione di Tammaro lo spinge a chiedere un sopralluogo, in questura arriva una telefonata anonima. Una voce femminile allarmata, segnala un probabile omicidio avvenuto al numero civico 158, una villetta che risulta affittata dal proprietario, un nome importante della città, ad una donna scomparsa.
Vanina, cinefila, ossessionata da un passato mai superato e siciliana fino al midollo, affronta il caso trascinando il lettore in una storia coinvolgente e «merita una menzione particolare. E non solo perché il romanzo che l’ha rivelata al pubblico, Sabbia nera, è finito subito nella top ten dei libri più venduti, rimanendoci un bel po’ […] È una sbirra all’antica animata da una “forza tranquilla” tutta speciale» (Elisa Manisco, «il venerdì – la Repubblica»).

È un caso scabroso, che richiede cautela e pazienza, come quella di chi pesca alla luce della lampara, che sa che, per far venire a galla i pesci, deve saper aspettare, senza stancarsi. Sullo sfondo del romanzo ci sono festini a base di sesso e coca, e pericolosi rapporti fra estabilishment e criminilità organizzata. La stessa autrice precisa che «è tutto inventato, ma allo stesso tempo è estremamente verosimile. Elvio Ussaro, l’avvocato che nel libro tiene le fila della corruzione e del malaffare, è un miscuglio di caratteristiche rubate a personaggi che gravitano nella realtà locale» (intervista di Elisa Manisco, «il venerdì – la Repubblica»).
Grazie all’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa», sbroglierà un intrigo che, fino all’ultimo, riserva delle sorprese: «La logica della lampara si rileverà un meccanismo oleato alla perfezione, con intrighi politici, squallidi personaggi pronti a tradire la giustizia proprio da suo interno, amori traditi e sconfessati e una giovane donna scomparsa della quale a lungo non si troverà il cadavere […] è l’occasione per conoscere in profondità, sotto la luce potente della rivelazione, proprio il vicequestore e le vicende del suo cuore tormentato» (Eleonora Lombardo, «la Repubblica - ed. Palermo»).

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