La scuola delle mogli
"La scuola delle mogli" segna definitivamente il passaggio di Moliere dalla commedia tradizionale verso la commedia realistica di costume. I personaggi posseggono quella complessità dialettica che nasce dall'osservazione profonda della realtà sociale. E' la storia, in un certo senso autobiografica, di un uomo maturo, Arnolfo, ben deciso a portare fino in fondo il piano ideato a freddo di cercarsi una moglie. Arnolfo si é costruito dentro di sé, in modo aberrante, l'immagine ideale di una moglie su misura, cercandola ancora fanciulla in una famiglia povera e facendola educare nella più disarmante ingenuità ed ignoranza. Ma l'ingenuità di Agnese; la fanciulla prescelta, invece di essere una garanzia, determina che essa viva l'eros in maniera totalmente imprevista innamorandosi senza accorgersene del giovane Orazio, figlio del migliore amico di Arnolfo. Il risultato é comicamente tragico: Arnolfo si sente addosso l'onta delle corna che ha cercato per tutta la vita di evitare e inoltre deve subire il crollo totale della validità delle sue teorie sul matrimonio e sulle donne. La sconfitta diventerà ancora più bruciante quando si accorgerà di essersi innamorato della fanciulla, per cui l'elemento irrazionale dell'amore imprevisto manderà defìnitivamente in frantumi il cinico disegno.
AUTORE: Molière - traduzione di Cesare Garboli - INTERPRETI PRINCIPALI: Antonio Salines, Valentina Martino Ghiglia, Bruno Tramice, Paolo Ricchi, Alessandra Muccioli, Luca Negroni, Vincenzo Preziosa, Giovanni Ribò - REGISTA: Adriana Martino - COMPAGNIA: L'Albero Teatro Canzone