La semplicità ingannata
Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne
Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela
Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine di e con Marta Cuscunà
assistente alla regia Marco Rogante
realizzazioni scenografiche Delta Studios, Elisabetta Ferrandino
Lo spettacolo "È bello vivere liberi!" ha segnato la prima tappa di un percorso che ha come filo conduttore il tema delle
Resistenze femminili nel nostro paese. Durante la lotta di Liberazione, le giovani partigiane avevano avuto un’intuizione
molto importante nel considerare la Donna come una risorsa fondamentale per la pace e la giustizia, quindi per la società. Questa intuizione, che pure anticipava di molti decenni la nascita di un vero e proprio movimento femminista, aveva, in realtà, radici profonde nella storia del nostro paese già dalla seconda metà dell’Ottocento in avanti.
Ma poco si sa di alcuni importanti tentativi di emancipazione femminile avvenuti in Italia già nel Cinquecento, immediatamente soffocati e dimenticati. Nel Cinquecento avere una figlia femmina era un problema piuttosto grosso:
agli occhi del padre era una parte del patrimonio economico che andava in fumo al momento del matrimonio. Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo generalizzato e alla continua inflazione delle doti si dovette porre rimedio trovando una soluzione alternativa per sistemare le figlie in sovrannumero: la monacazione forzata. Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di Resistenza davvero unica nel suo genere: queste
donne trasformarono il convento udinese in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi
religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l'universo femminile dell'epoca.
co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory
organizzazione: Comune di Rovereto - Ufficio Cultura