La splendida Venezia 1499-1509

Alessandro Marzo Magno la racconta

Incontri e convegni , Presentazione libro

Alessandro Marzo Magno , nato e cresciuto a Venezia, fra i più conosciuti divulgatori storici del nostro Paese, ama il bello, cerca radici e indaga nel passato.

Che segua la guerra nella ex Jugoslavia o scriva di Venezia, la sua tecnica è sempre la stessa: andare, vedere e riferire.

È convinto si possa viaggiare a migliaia di chilometri di distanza, oppure rimanere fermi al proprio posto e viaggiare nel passato grazie ai libri e ai documenti d’archivio. Poi l’importante è riferire con l’obi di affascinare chi legge e farsi capire attraverso un linguaggio chiaro, lineare. si è dato anche dato un altro fine: far comprendere che la storia è divertente, appassionante, non si limita affatto a un susseguirsi di date, di battaglie e di morti, come purtroppo spesso viene propinata.

IL LIBRO

Un decennio, quello 1499-1509, in cui Venezia entra da grande potenza militare ed esce da maestra delle arti e della bellezza, è il perno attorno al quale ruota la città medievale destinata a ritrovarsi rinascimentale.

La Serenissima in quegli anni sostituisce il ferro con l’oro: non ha più la forza militare per stare alla pari con le altre grandi potenze europee e quindi per mantenere il proprio ruolo politico fa della ricchezza ragione di stato.

La Venezia cinquecentesca, quella di Tiziano, Tintoretto, Veronese, della renovatio urbis e di Jacopo Sansovino, è figlia di questo decennio e delle sconfitte militari che costringono la Serenissima a ripensare totalmente il proprio ruolo.

L’Europa intera si allea nella prima coalizione contro una grande potenza che la storia ricordi, i veneziani vengono sconfitti il 14 maggio 1509 ad Agnadello e la repubblica rischia di scomparire dalle carte geografiche, invece ce la fa, ma non sarà più la stessa: inizia una decadenza dorata che durerà ben tre secoli: solo uno stato tanto ricco e sicuro di sé poteva deteriorarsi con tale magnificente lentezza.

In quel magnifico decennio Venezia diventa l’ombelico del mondo: Giorgione dipinge la Tempesta, esordisce Tiziano, muore Gentile Bellini, si devia il fiume Brenta, si inaugurano monumenti (torre dell’Orologio, pili portabandiera), brucia il fondaco dei Tedeschi e in tre anni (tre anni!) viene ricostruito, Aldo Manuzio pubblica il primo libro tascabile della storia e Ottaviano Petrucci il primo libro musicale a caratteri mobili (entrambi nel 1501), i portoghesi circumnavigano l’Africa e rompono il monopolio veneziano nel commercio delle spezie, nel Maggior consiglio i patrizi votano utilizzando un’urna chiusa – la prima che si conosca – e quando vogliono farsi eleggere si accordano nel broglio, si ha per la prima volta notizia di un’asta di opere d’arte, vengono a Venezia il pittore Albrecht Dürer, il filosofo Erasmo e il matematico Luca Pacioli pubblica il libro che riproduce i solidi leonardeschi, muore Marcantonio Sabellico, il detentore del primo copyright della storia.

Costi

ingresso libero