La storia del soccorso alpino dell'Alto Garda

Convegno

Venerdì 3 dicembre verrà presentata la storia del soccorso alpino dell’Alto Garda attraverso i filmati e i racconti dei protagonisti, presso l’auditorium delle Scuole Damiano Chiesa di Riva del Garda alle 20.45.

L’idea di una serata dedicata al locale corpo del Soccorso Alpino è nata alcuni anni fa all’interno del direttivo Sat di Riva del Garda, ma alcuni eventi contingenti ne hanno rallentato la realizzazione: “Crediamo che ricordare la fondazione del Soccorso Alpino sia necessario per comunicare alla città il valore di questa presenza – ha spiegato il presidente della Sat Marco Matteotti – e soprattutto per permettere ai giovani di avvicinarsi ai volontari e di conoscere il lavoro quotidiano che essi svolgono. Non c’è solidarietà più grande, in montagna, che quella di aiutare le persone in difficoltà”.
La presenza di un corpo di soccorso all’interno della Società Alpinisti è fatto storico: in Trentino già negli anni antecedenti la prima guerra mondiale era stato attivato un servizio di assistenza nel fondovalle basato sulla disponibilità di medici e farmacisti che offrivano i primi soccorsi ad eventuali feriti, mentre nei principali centri alpini erano state organizzate squadre di intervento. Le guerre mondiali sconvolsero l’organizzazione e fu solo negli anni ’50 che si diede finalmente ufficialità al Soccorso Alpino: il corpo nacque nel1952 in Trentino e nel resto d’Italia nel 1954.
“Il gruppo del Soccorso Alpino di Riva del Garda – è stato il commento di Gianluca Tognoni, capo della stazione di Riva – è sempre stato piuttosto numeroso anche perché in zona, nonostante non ci siano montagne particolarmente elevate, vi sono pareti piuttosto impegnative. Il Basso Sarca è diventato patria del free climbing ed è una delle zone più importanti a livello di interventi: alcuni hanno davvero lasciato il segno nella storia del Soccorso Alpino”.
In questi cinquant’anni è notevolmente cambiata la tecnica di soccorso: “Oggi si fanno interventi sofisticati, da funamboli, con il supporto degli elicotteri, diversissimi dagli albori”. Idem per il numero di interventi: “Attualmente siamo su una media di 50 all’anno, mentre all’inizio le uscite in un anno erano al massimo un paio. Dal 1952 ad oggi sono stati fatti 520 interventi, di questi 419 gli illesi, 28 i feriti e 73 le vittime, mentre i volontari in totale impegnati in questi anni nel Soccorso Alpino sono stati 75”. Cifre che, come ha ricordato l’assessore alla cultura Mauro Grazioli, sarebbero state probabilmente molto maggiori se non fosse esistito il corpo del Soccorso Alpino di Riva. Questo gruppo ha svolto fino ad oggi un lavoro notevole non solo a favore dei turisti o degli appassionati di montagna, ma rivolto a tutta la popolazione attraverso molteplici iniziative: una delle ultime in ordine di tempo riguarda, ad esempio, un progetto di formazione rivolto alle scuole.
L’appuntamento di venerdì sarà un’occasione preziosa, come ha ricordato il sindaco, Paolo Matteotti, per entrare in contatto con l’attività svolta da questi volontari, soprattutto per le classi più giovani della società.


organizzazione: Sat di Riva del Garda