La terra d'ombra
Un incontro con un autore eccezionale che siamo onorati di conoscere e far conoscere: vi riportiamo i giudizi espressi su di lui da tre giganti della letteratura contemporanea, molto diversi fra loro per stile e gusti, che si ritrovano nella valutazione dell’opera di Rash.
Le storie di Ron Rash mi fanno battere così forte il cuore che devo sedermi e rifletterci su mentre guardo fuori dalla finestra. – Alice Munro
Una prosa magnifica, dura, cruda, senza compromessi, totalmente nuova. – Colum McCann
Come i suoi grandi predecessori, Faulkner, Flannery O’Connor e soprattutto Eudora Welty, la prosa di Rash affonda le sue radici nel Sud degli Stati Uniti, e da quella terra e dalla sua gente trae le sue intense e coinvolgenti narrazioni. – Edna O’Brien
La terra d’ombra
Stretta tra i selvaggi Appalachi c’è una valle angusta dove anche la luce ha timore a entrare, una terra d’ombra che gli abitanti del luogo ritengono abitata da creature soprannaturali. Qui, in una fattoria, vivono i fratelli Shelton: Laurel, una giovane donna che tutti credono una strega, e Hank, appena tornato dalle trincee della Francia. L’incontro con uno sconosciuto cambierà per sempre la vita di entrambi, portando un improvviso bagliore e svelando a Laurel il senso di una felicità che non aveva mai vissuto. Sul passato dell’uomo aleggia però un segreto che restituirà inesorabilmente la valle alle sue tenebre. Ron Rash ci regala un romanzo ipnotico e struggente che ci fa immergere nell’abbagliante magnificenza della natura e in una piccola comunità che si nutre di superstizioni e pregiudizi ed è scossa dai lontani echi della guerra.
Un piede in paradiso
A Oconee, piccola contea agricola degli Appalachi, Holland Winchester, la testa calda del paese, è svanito nel nulla. Sua madre è sicura che sia morto perché, il giorno della scomparsa, ha sentito degli spari provenire dalla fattoria vicina. Anche lo sceriffo Will Alexander è certo che Holland sia stato ucciso, tuttavia non riesce a trovare né il corpo né un testimone. Ma in quella torrida estate degli anni Cinquanta c’è qualcos’altro che agita la vita della comunità: la Carolina Power, una compagnia elettrica, sta acquistando tutti i terreni della valle per costruire una diga. E così una terra che è già stata strappata ai Cherokee dai colonizzatori sta per essere nuovamente sottratta ai suoi abitanti. Sullo sfondo di una comunità condannata a sparire seguiamo, attraverso cinque differenti voci, una narrazione tellurica che ci racconta una storia di amore e verità sommerse.
Ron Rash (1953, Chester) è autore di sette romanzi — Un piede in paradiso (2002), Saints at the River (2004), The World Made Straight (2006), Serena (2008), The Cove (2012), Above the Waterfall (2015) e The Risen (2016) —, sei raccolte di racconti e quattro libri di poesia. Scrittore di enorme prestigio negli Stati Uniti, dove è considerato un classico della letteratura del sud, le sue opere sono state tradotte in numerose lingue. Nel 2010 ha vinto il Frank O’Connor International Short Story Award mentre nel 2007 è stato finalista del PEN/Faulkner Award. Due volte vincitore del O. Henry Prize attualmente insegna alla Western Carolina University e vive a Clemson, nella Carolina del
Sud.
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