La terra promessa 1939 - OPZIONI Scene dall'esilio sudtirolese
di Josef Feichtinger (traduzione Elisabetta Squarcina)
Entro il dicembre 1939 tutti i sudtirolesi, in base allo sciagurato accordo Mussolini-Hitler, dovettero scegliere se restare e conservare la cittadinanza italiana, oppure lasciare la propria terra, ma conservare la propria lingua, usi e costumi, e dirsi tedeschi. In più di 200.000 dissero di sì all'espatrio e si misero poco alla votla sulla via per la Germania.
Tanto si è detto sulle argomentazioni, sulle forzature, sulle PROMESSE che hanno portato molti ad abbandonare la propria terra, la proria casa. Poco si è detto su come si sia trovato chi se ne andò in cerca di una nuova patria. Il nostro racconto inizia proprio da qui: dagli aspetti quotidiani e pratici di una piccola comunità di "optanti" sudtirolesi nell'Oberdonau. Siamo nel 1944, Maria, la nostra protagonista, torna con Anna, amica e compaesana, da un rifugio antiaereo e subito affiorano piccole rivalità, invidie e cattiverie che la loro situazione, di estrema povertà, provoca.
Penso che riproporre questo testo che avevamo allestito in occasione del cinquantesimo di fonadazione della nostra Filodrammatica di Laives, nella ricorrenza del settantesimo, sia il modo migliore per rendere omaggio alla nostra bella ed amatissima terra. (Roby de De Tomas)
organizzazione: Filodrammatica di Laives