La tigre e la neve
Italia, 2005
Titolo originale: La tigre e la neve
Genere: Commedia
Durata: 85'
Regia: Roberto Benigni
Cast: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Jean Reno, Tom Waits
La tigre e la neve racconta la storia di un poeta, Attilio De Giovanni, interpretato da Benigni, innamorato pazzo delle liriche ma ancora di più di una donna, Vittoria (Braschi). Ma il suo amore purtroppo non è corrisposto e così Attilio, uomo esuberante e stravagante, pur di conquistare la sua bella, non esiterà a cacciarsi nelle situazioni più assurde e più comiche. Ma i risultati non saranno quelli sperati: durante una di queste strane girandole affettive, i due finiranno per essere proiettati in Iraq, proprio allinizio del conflitto.
Poeta, padre e uomo innamorato, sono i tre volti di Roberto Benigni in La Tigre e la Neve. Nel film il regista e attore ha scelto di raccontare il conflitto iracheno con gli occhi della poesia. Interpretato da lui stesso, nel ruolo di Attilio De Giovanni, da Nicoletta Braschi e da Jean Reno, La Tigre e la Neve presenta anche un inedito Benigni alle prese con due figlie adolescenti, alle quali tenta di insegnare la bellezza della poesia, delle parole e dell'essere gentili. Innamorato da sempre di Vittoria (Nicoletta Braschi), Attilio fa di tutto per conquistarla, ma ogni suo tentativo sembra andare a vuoto. Quando la donna, che nel frattempo è andata in Iraq per scrivere la biografia di un noto poeta arabo (Jean Reno), viene ferita nell'esplosione di una bomba, Attilio non esita a fingersi un medico e a volare fino a Bagdad al seguito della Croce Rossa. L'Iraq, la guerra e le sue terribili conseguenze sono mostrati da un insolito punto di vista: il sottoscala dell'ospedale in cui viene ricoverata Vittoria e nel quale Attilio la accudisce amorevolmente. "Certi film sulla guerra parlano alla testa, il mio si rivolge soprattutto al cuore - dice il regista -vuole entrare nella coscienza e nell'anima contro la guerra. È un film anche feroce perché c'è la morte violenta. Vedere una bella storia d'amore non è buonismo, è potenza senza ideologia.". Benigni riprova a fare quello che gli riuscì ai tempi della Vita è bella: portare lo sguardo innocente in un inferno, cercare di essere ottimisti anche nelle condizioni peggiori. In Iraq ironizza su un posto di blocco, su un campo minato, sulle armi di distruzione di massa (uno scacciamosche), prega Allah recitando il Padre Nostro. La guerra è sullo sfondo - continua Benigni - ma c'è ed è la prima volta che un comico fa la parodia di un kamikaze ed è una delle poche volte che si vede un poeta protagonista di un film. La guerra personale di quell'ometto per salvare la sua donna è molto più forte del resto. È un film sulla forza del sentimento e il coraggio è lo sguardo di pietà con cui si guarda l'Iraq".
organizzazione: Associazione Teatro e Spettacolo - Comune di Aldeno Assessorato alla Cultura - Coordinamento Teatrale Trentino