La xilografia italiana nel primo Novecento

Mostra

Una rassegna dei grandi maestri in prima assoluta in Italia

Una rassegna importante quella che verrà allestita nel Salone delle Mostre di Casartisti ed inaugurata domenica 24 giugno alle ore 11. Per la prima volta i nomi di prestigio (sono 35 gli artisti presenti) della xilografia italiana attivi dal 1900 al 1930, vengono presentati in questa ricca mostra con una settantina di opere esposte. Per l'occasione è stato edito un catalogo curato da Franco Pivetti e Marcello Riccioni con riprodotte le opere, le schede biografiche degli artisti e un saggio sulla xilografia italiana.
I curatori prendono in esame questo periodo perché esso rimane storicamente il migliore di questa difficile ed elegante disciplina artistica che ha lasciato alla storia fogli prestigiosi.

Le più antiche xilografie che noi conosciamo fino ad ora, sono sicuramente quelle cinesi. In Europa le prime xilografie risalgono alla seconda metà del XIV secolo. Intorno al 1470 la diffusione della tecnica xilografica per le illustrazioni diede vita a un attivo commercio di matrici. Soltanto dopo il 1480 si comincia a stampare anche a più colori. Verso il 1500 è il momento dell'illustrazione libraria con scuole specializzate che sorgono in molte località europee. Nel XVI secolo la xilografia vive un momento di grande raffinatezza, poi con la diffusione dell'incisione su metallo, inizia un periodo di decadenza. Soltanto verso la fine dell'Ottocento alcuni artisti tornano ad interessarsi a questa difficile disciplina trasformando profondamente la tecnica e ottenendo da essa mezzi e forme espressive artistiche del tutto originali. Agli inizi del Novecento si formano in Europa i primi movimenti di avanguardia e la xilografia si riprende il suo posto di prestigio e dignità soprattutto nei nuovi modi di espressione. Il merito di questo rilancio è di Edward Munch e degli artisti tedeschi ragruppati intorno all'Espressionismo: Kirchner, Bleyl, Heckel, poi Kandinsky, Marc, Macke ed altri.

Anche in Italia nel primo Novecento, la xilografia ha un periodo particolarmente felice. Sono molti gli artisti che con la sgorbia e con il legno si dedicano all'illustrazione libraria o stampano singoli fogli per un mercato che sembra finalmente dedicare un po' più di attenzione alla tecnica incisoria più antica.

La mostra allestita a Casartisti vuole essere un omaggio a quegli artisti italiani che in particolar modo si dedicarono alla xilografia nel primo Novecento: Adolfo De Carolis, Mino Maccari, Lorenzo Viani, Bruno Da Osimo, Francesco Nonni, Luigi Servolini, Felice Casorati, Gino Barbieri, Serafino Campi, Benvenuto Disertori, Antonello Moroni, Giorgio Pianigiani, Giuseppe Ugonia ed altri che, anche se in forma minore, si sono cimentati con amore e grande professionalità a questa tecnica, ottenendo da essa risultati altamente prestigiosi.


organizzazione: Casa degli Artisti G. Vittone - Comuni di Tenno, Riva del Garda, Arco