La zattera di nessuno
La Zattera di Nessuno è un laboratorio in forma di viaggio ispirato all’Odissea.
Un viaggio di ritorno al corpo e alla poesia del gesto. Un percorso pensato per rinnovare la relazione e il con-tatto con il nostro corpo e quello dei nostri compagni di viaggio che come noi vogliono essere riconosciuti e accolti nei limiti come nelle abilità.
Durante gli incontri verranno approfondite le tappe ispirate dal “grande viaggio” omerico dedicato al Corpo e alla sua poesia gestuale, vocale e narrativa:
LA PARTENZA: training armonico “la memoria poetica del corpo”occupazione dello spazio-zattera, prossemica iniziale, partire con un gesto.
LA MAGIA: training armonico “la memoria poetica del corpo”, la fiaba come spunto teatrale al gioco del corpo, al racconto e all’uso della voce.
L’OBLIO: “la memoria poetica del corpo” l’esagerazione come pratica liberatoria del corpo-soggetto e del corpo-voce.
IL GRANDE E IL PICCOLO: “la memoria poetica del corpo”, tecniche teatrali per l’approccio e l’esposizione delle abilità e delle disabilità di ognuno, “l’angelo ed il suo compagno”: una forma d’ascolto.
L’IMMOBILITA’: training armonico (sulla sedia ) “la memoria poetica del corpo”, sirene, polene e bassorilievi per la giornata del “corpo legato”.
LA TEMPESTA:
“ la memoria poetica del corpo”, la madre: una relazione fatta di gesti, ricordi ed emozioni.
L’AMORE: “ la memoria poetica del corpo”, il corpo dell’altro come luogo di ri-conoscenza e di abbandono.
IL GRANDE RACCONTO: “ la memoria poetica del corpo” la pratica del ricordo: viaggio dentro alle tappe della Zattera di Nessuno.
IL RITORNO: “ la memoria poetica del corpo”, la coralità nel gesto, nel canto e nel racconto del gruppo- zattera. Tutti insieme Nessuno.
Piera Principe
Dopo gli anni di formazione iniziata in Italia nel 1974, si perfeziona a Parigi, New York e Boston. Fin dagli anni Ottanta apre la sua ricerca artistica all’improvvisazione danzando con diversi musicisti del panorama internazionale come Stefano Battaglia, Giorgio Gaslini, Daniele di Gregorio e Guido Mazzon. Dal 1999 al 2010 fa parte della compagnia Sosta Palmizi diretta dalla danzatrice Raffaella Giordano con cui si esibisce in Italia e all’estero. Coreografa e autrice dall’esperienza gestuale particolare (poli fratturata a causa di un gravissimo incidente stradale), tornò in palcoscenico nel 1989 dopo due anni di
immobilità totale, vincendo lo Spazio Nuove Proposte al Concorso Vignale Danza con l’assolo Riservato poi ripreso nel ‘92 con la regia di Stefano Monti.
Dedica dai primi anni ‘90 la sua ricerca anche al limite-come-diversa-opportunità sia in campo formativo che artistico. Guardami (2014) il suo ultimo lavoro coreografico contiene pagine lette dal diario La zattera di Nessuno.
Info costi, iscrizione e pagamento:
http://www.orienteoccidente.it/it/cid/programma/la-zattera-di-nessuno_4487_ida/