Le Beatitudini della malattia - 27 Giornata Mondiale dedicata alla Malattia di Alzheimer

incontro e lettura di poesia con Roberta Dapunt - Quando l’Alzheimer diventa poesia

Incontri e convegni , Reading

Tenere alta l'attenzione su tutti i problemi connessi al mondo Alzheimer, cura e assistenza, disagio dei familiari, ricerca .Sul fronte della terapia non ci sono particolari novità mentre migliorano le capacità diagnostiche in fase precoce e si delineano meglio i fattori predittivi.

Almeno sul nostro territorio l 'assistenza tende a migliorare anche se gli spazi da colmare tra il bisogno e l'offerta sono ancora ampi; ma qualcosa si muove anche grazie allo strumento Piano Demenza varati dalla Provincia.

Rimane il problema della solitudine sia della persona con Alzheimer sia al domicilio che ricoverata  nonché dei loro familiari non sempre supportati nella loro drammatico vissuto di malattia.Quest'anno abbiamo scelto di parlare di alcuni di questi problemi attraverso le poesie dedicate al Alzheimer; spesso l'arte sa cogliere e esprimere molto bene ciò che succede quando dentro una famiglia arriva l'Alzheimer che cambia le persone le rende diverse inaccessibili, non ce una logica metafisica ma un corpo che soffre ma che comunque continua a comunicare e con il quale nonostante la malattia si deve cercare di mantenere un dialogo affettivo.

In poche incisive parole abbiamo rappresentato magistralmente e poeticamente cio che si puo percepire  da una persona malata di Alzheimer il cui corpo e la mente vanno in progressivo disfacimento - saper guardare e cogliere gli aspetti mistici di questa situazione e collocarli dentro il rapporto con la malattia costruisce un faticoso e difficile percorso verso la beatitudine.

Aima Rovereto Onlus

I versi di Roberta Dapunt, che alternano parole e silenzi in modo cosí semplice e cosí sapiente, sono sempre un dialogo col sacro, un sacro che si manifesta nei misteri del quotidiano. E il primo mistero di cui si tratta in questo libro è la demenza, il malato di Alzheimer, una forma di Altro inconoscibile, sospeso in un luogo apparentemente metafisico, ma nello stesso tempo persona, corpo, snodo di concentrazioni affettive. 

Ecco dunque il continuo dialogo con Uma, che in ladino significa madre ma che l'autrice usa come nome universale, una chiamata, una sorta di tu che sintetizza esperienze diverse, sue e di tanti.E questo incontro, questo accudimento diventa percorso di conoscenza di qualcosa che non si può conoscere. Un percorso difficile e doloroso che non manca di "beatitudini", una forma di misticismo riflesso dove il vero mistico è il malato, che si può soltanto interrogare senza avere risposte, che si può soltanto accostare con amorosa ritualità

Costi

ingresso libero