Le canaglie. Una storia degli anni Settanta
di e con Angelo Carotenuto
Continuiamo il nostro piccolo ciclo di presentazioni – su questa pagina Facebook – dedicato a Roma, città incredibile nel bene e nel male, ospitando Angelo Carotenuto che ha dedicato il suo ‘Le canaglie’ alla Roma degli anni Settanta, una città stracciona e sontuosa, sempre sul punto di esplodere.L’ha raccontata servendosi della storia corale di un gruppo di giovani e del Paese spaccato in cui le loro gesta si verificarono.
Quel gruppo è la squadra di calcio più folle che sia mai esistita in Italia, la Lazio dei maledetti, che in poco più di cinque anni, fra l’ottobre del 1971 e il gennaio del 1977, superò gli avversari in campo, ma finì con il distruggere se stessa, passando dalla serie B allo scudetto: la squadra di Maestrelli e Chinaglia, Wilson e Re Cecconi, finito morto sparato in una gioielleria per uno stupido scherzo.
Sbaglierebbe davvero chi davanti a questo libro dicesse “parla di calcio, non mi interessa”.
Il Focus scelto da Carotenuto è sul clima degli anni di piombo, sulla strategia della tensione.
L’Italia era un Paese diviso che viveva la nascita e l’ascesa delle Brigate Rosse, il caso Pasolini; in cui divampavano le battaglie per divorzio ed aborto, nascevano le radio libere e la tv, con Canzonissima e Rischiatutto si assicurava il ruolo di blandire le coscienze.