Le ciliegie sotto il tavolo

Convegno

Presentazione del libro di Nadia Scappini (Edizioni Marietti, 2012).
Introduzione di Serena Giordani con intervento critico di Micaela Bertoldi e letture dell'autrice.
Intermezzo a cura degli allievi della Scuola musicale Jan Novàk.
Appuntamento nell'ambito della rassegna "Incontro con l'Autore"

Una storia del nostro tempo sullo sfondo di due terre, il Polesine e l'Istria, annodate in un intreccio di radici e sentimenti.

Il romanzo è risultato nella terna dei finalisti al Premio Cortina e vincitore ex aequo con Francesca Melandri al Premio Asti d'Appello.

"Il racconto tiene e molto bene. Attualissimo il senso di spaesamento e di ritrovamento non solo di luoghi, ma anche di situazioni. Perfetto il racconto di un amore maturo che si fa carico di un vissuto e da quello difficilmente si districa. Bello il gioco di questo paragone, anche se distante, con il fiume e le sue isole, isole di sogno che appaiono e scompaiono come sono apparsi e, purtroppo, scomparsi i sogni e le pulsioni della giovinezza, cioè il sogno della possibilità di un mondo migliore che non si adagia però nella rimembranza e nella nostalgia".
Bruna Maria Dal Lago Veneri

"Il racconto tiene e trascina. Ci si entra pian piano e ci si affeziona ai personaggi. Sono essi il cuore della narrativa, il banco di prova dello scrittore e qui Nadia Scappini supera brillantemente la prova: da Casto alla signora Trude, tutti balzano fuori dalla pagina e si fanno vedere, sono diversi, esistono. Quindi ci siamo! Mi ha molto colpito Giulio. Sorprende il rivederlo, quasi fortuitamente, mercé quella volpe di Cosetta, tanto cambiato alla fine, con quel contrasto – di lui e della sua famiglia - rispetto al ricordo iniziale, con un potente espediente narrativo imperniato sul tempo. La calma pena della visita alla casa di riposo risolve un lieto fine rischio-miele: l'autrice riesce a mantenere il senso della complessità della vita, la sua misteriosa compenetrazione di gioia e dolore, com'è esperienza di tutti. Da sempre considero questo il crisma che distingue la letteratura dalla scrittura che non spicca il volo. La sua è letteratura. E poi, non c'è niente da fare, quando leggiamo un'opera letteraria, stiamo in compagnia di chi l'ha scritta. Leggiamo La Commedia e ci si forma davanti Dante; leggiamo Le ciliegie e stiamo con Nadia. Anche questo è un test di autenticità letteraria: se la voce fosse confusa, non si incarnerebbe nessuno. Invece leggerla è stato stare con lei".
Gianfranco Lauretano

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Nadia Scappini (Bagno di Romagna, 1949) vive e opera a Trento. Studi classici, insegnamento nei licei di Trieste e Trento, si occupa di diffusione culturale, scrittura e critica. Ha pubblicato tre raccolte di poesia "Le parole del cuore" (2003), "La luna nuda" (2007), "Il ruvido mistero" (2008) e un saggio su preghiera e poesia "E tuttavia Ti cerco" (2008); per il Comune di Trento ha curato la pubblicazione dell’opera poetica di Nunzio Carmeni (2002). Suoi interventi critici, racconti e poesie sono pubblicati su diversi testi e riviste, tra cui "Il clanDestino" ( ed. Raffaelli, Rimini) di cui è redattrice, Vita trentina, Strenna trentina, Atmar. Collabora inoltre con la pagina culturale dei quotidiani "L’Adige", "Trentino" e "Il Corriere del Trentino". Del 2012 il suo primo romanzo: "Le ciliegie sotto il tavolo", edito da Marietti.