Le diciotto frustate

di e con Assaf Gavron 

Incontri e convegni , Presentazione libro

Assaf Gavron è l’ultimo scrittore straniero che ospiteremo quest’anno, in una stagione ricchissima di incontri e personalità che sono arrivate da ogni parte del mondo nella nostra libreria.

Nato nel 1968, ha pubblicato finora otto romanzi, imponendosi come una delle voci più originali di Israele, accanto a scrittori come Abraham Yehoshua, David Grossman ed Edgar Keret con i quali si è spesso trovato in accordo sulla difficile situazione interna.

I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e acclamati da pubblico e critica. Gavron è il traduttore in ebraico di Philip Roth, Jonathan Safran Foer e molti scrittori contemporanei di lingua inglese.

Dopo aver vissuto a Londra, Vancouver e Berlino, oggi vive a Tel Aviv.

In Italia, i suoi libri sono pubblicati da Casa Editrice Giuntina, la stessa di Ayelet Gundar-Goshen, l’unica in Europa interamente dedicata a diffondere la cultura ebraica.
‘Le diciotto frustate’ è un libro che possiede i ritmi incalzanti del giallo pur non essendolo affatto e vi unisce la leggerezza della sensualità alle fragili vicende di esseri umani vittime delle proprie passioni: «del resto cosa siamo se non una banda di ego feriti e bisognosi di cura ».
Due donne ebree e due ex soldati dell’esercito britannico si ritrovano a Tel Aviv dopo più di mezzo secolo. Giovanissimi erano stati amanti, ma le passioni a quanto pare non vengono mitigate dal tempo, al punto che quando, dopo una settimana, Edward O’Leary muore, ci sono troppi punti oscuri perché si possa pensare a un decesso naturale.

Lotte Pearl sale sul taxi che la porterà al cimitero per assistere al funerale del suo amante di un tempo con il cuore carico di ricordi e la paura di finire anche lei assassinata. Il tassista si chiama Eitan Einoch, detto Tanin.

Mai amicizia fu più improbabile: un’anziana signora dai modi eleganti e un quarantenne divorziato, pugile per passione e tassista con velleità da investigatore.

Eppure Tanin, insieme all’amico Bar, inizierà un’indagine che finirà per riportare alla luce una vicenda dimenticata avvenuta in uno dei periodi più delicati della storia dello Stato d’Israele, gli anni quaranta che segnarono il passaggio dal Mandato britannico all’Indipendenza.

Per risolvere il caso e proteggere Lotte, Tanin non trascurerà nulla, nemmeno quei destini anonimi di cui la Storia si nutre e che travolge e nasconde.

Gavron rievoca una pagina poco nota della storia d’Israele e insieme offre un vivace ritratto della Tel Aviv di oggi e dei suoi abitanti.

Costi

ingresso libero