Le donne a parlamento
Sipario d'Oro 2012
Donne in scena
Compagnia Teatrale Giorgio Totola Verona
Le donne a parlamento
da Aristofane
adattamento e regia di Massimo Totola
Dopo 2500 anni i problemi dellumanità sembrano essere di poco mutati: guerra, sesso,potere discriminazione fra uomo e donna, fra classi sociali differenti, fra razze differenti, il mancato riconoscimento del valore dellidentità della persona al di là di tutto Aristofane con Le donne al parlamento propone un rimedio a tutto questo: il potere alle donne, appunto (cosa tanto discussa anche oggi la presenza della donna nel mondo della politica, se non per un eguale riconoscimento in materia di diritto); le donne avranno la possibilità di governare in un Atene che nel periodo in cui fu scritta la commedia era rovinata dalla guerra, il commercio era in decadimento e non cera più unorganizzazione logica politica ..il loro slogan sarà tutto in comune, uguale per tutti, ma non tutti parteciperanno a questa grande festa, la corsa al potere prevede esclusioni e in questo caso la diversa classe sociale fra padrona e serva sarà penalizzata La scelta registica interpreta il testo di Aristofane, attraverso uno svolgimento comico e carico dironia, come un pretesto per ribadire che la politica devessere lArte di governare la societàper linteresse di essa e non di chi la pratica, che non ha sesso, colore o razza, non ha unesclusiva sociale un po come il Teatro: un Arte che deve arricchire il pubblico e non solo chi la propone: la caratteristica di gran parte dei testi classici, iniziando da quelli greci, assolve questa esigenza. (Infatti non ci sono attori o attrici che risaltano, è il gruppo, linsieme di tutti i partecipanti. In questo caso anche gli uomini, che sono coinvolti in ugual maniera, ma nella specie umana prevale comunque , sempre più, un aspetto egoistico rispetto a se stessa e alla natura e in questo modo è prossima allestinzione o già si è estinta e ne restano gli animali a narrarne la storia (lo spettacolo si apre con il dialogo tra un cavallo e un bue dalle Operette morali di Giacomo leopardi).
Massimo Totola