Le figlie di Mami Wata
Dedicato alla donna
Isoke Aikpitanyi, una giovane nigeriana, è riuscita a far uscire dal «giro» una ragazza; lei che è stata una «lucciola nera», ora lotta contro la tratta. Passando dalla fiction al documentario, «Le figlie di Mami Wata» (film scritto e diretto da Giuseppe Carrisi, produzione Italia 2011, durata 65 minuti) narra la storia di queste ragazze, seguendole nel viaggio che le porta in Italia, dal deserto ai barconi dei disperati, e svelando i meccanismi, i luoghi e le strategie del reclutamento. Il film, ispirato ad una storia vera, è proposto sabato 31 marzo a Palazzo dei Panni nell'àmbito di «Dedicato alla donna», il cartellone di eventi che la biblioteca civica «Bruno Emmert» e l'assessorato alla cultura del Comune di Arco dedicano come tradizione alla Giornata internazionale della donna. La proiezione inizia alle 20.30, l'ingresso è libero; con presentazione a cura del regista, giornalista e scrittore Giuseppe Carrisi.
Il film-documentario è ambientato a Benin City, definita la «fabbrica italiana di prostitute», e in diverse realtà italiane dove le vittime finiscono «sulla strada», e intreccia diversi temi: la povertà del Paese africano, la condizione della donna, il mondo dei trafficanti di esseri umani e delle «maman», i riti juju; e ancora, i viaggi di queste ragazze attraverso il deserto del Sahara, le soste nelle oasi del Niger, le carceri libiche, le traversate sui barconi fino a Lampedusa, fino alle condizioni di totale sfruttamento a cui devono sottostare una volta arrivate in Italia.
Informazioni
Biblioteca Civica Bruno Emmert
tel. 0464 583652; 516115
email biblioteca@comune.arco.tn.it
web www.comune.arco.tn.it