Le macchine di Leonardo
Dicastelincastello
laboratorio di macchine volanti
Gli ospiti saranno accolti da tre personaggi: inventori specializzati in macchine volanti per bambini e adulti di ogni età, oggetti semplici e più complessi per sfidare la gravità e immaginare di volare. Ogni partecipante, utilizzando materiali leggeri, potrà realizzare un oggetto volante. E così tutti si potranno trasformare in piccoli e grandi inventori, per poter sognare e, forse, un giorno mettere le ali, proprio come il grande Leonardo.
Guarda sempre con attenzione al pubblico dei bambini il programma della rassegna «dicastelincastello», promossa dal Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con Museo Castello del Buonconsiglio e Coordinamento Teatrale Trentino.
Domenica 24 agosto l'appuntamento per i più piccoli e per le loro famiglie è fissato al Castello di Arco dove, a partire dalle ore 15.00 e fino alle 18.00, avranno modo di partecipare al laboratorio creativo «GIRA VENTO GIRA».
Saranno tre personaggi specializzati nella costruzione di macchine volanti ad accogliere i bambini che vorranno vivere, nella splendida cornice della lizza del Castello, un pomeriggio sulle ali della fantasia. Guidati da Barbara Frizzi ed Erica Vicenzi della Compagnia TEATRO PER CASO di Nago e da Giovanna Palmieri, che coordina l'iniziativa per conto del Centro Servizi Culturali S. Chiara, i partecipanti al laboratorio potranno realizzare oggetti - semplici o più complessi - grazie ai quali avranno modo di sfidare la gravità e immaginare di volare.
Utilizzando materiali leggeri, i bambini (ma anche gli adulti che li accompagneranno in questa avventura fantastica) potranno costruire la propria originale macchina volante e tutti si trasformeranno in piccoli e grandi inventori per poter sognare e, forse, mettere le ali. Proprio come il grande Leonardo da Vinci.
Il laboratorio si volgerà con orario continuato dalle 15 alle 18 e sarà suddiviso in gruppi per età, in relazione alla difficoltà delle proposte.
Il pomeriggio a Castello si concluderà con la rappresentazione dello spettacolo «Il Tasso a spasso: storie strambe e raminghe» >> che avrà inizio alle ore 18,00 e sarà curato dalle Compagnie I Teatri Soffiati e Finisterrae Teatri.
Il biglietto d'ingresso al Castello del costo di 5 euro (ridotto 3 euro) consentirà la partecipazione al laboratorio e sarà valido anche per assistere allo spettacolo
LABORATORIO per famiglie:
Prenotazione consigliabile :
da lunedì a sabato dalle 15 alle 18 allo 0461-213834 oppure al nr. verde 800.013952
Ingresso: intero 5,00; ridotto 3,00
il biglietto è valido anche per lo spettacolo Il Tasso a spasso: storie strambe e raminghe
In caso di pioggia il laboratorio verrà annullato
A cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara
Info, prezzi e prevendite:
da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 18.00
N° verde 800-013952 / 0461-213834
www.csc.tn.it
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CASTELLO DI ARCO
Orari: tutti i giorni 10.00 -19.00
(ultima visita unora prima della chiusura)
Ingresso: 3,50 euro
Arco - Via Castello, 10
Tel. 0464 510156
www.comune.arco.tn.it
La prima menzione del castello di Arco si ha in un documento del 1196, quando Federico dArco - pur rimanendo il bene proprietà della comunità - conferma il suo diritto sul castello, ossia rivendica per sé lamministrazione e la difesa del territorio ad esso afferente. La fortificazione venne edificata su un sperone roccioso, posta a controllo di un territorio compreso tra il basso Sarca e lalto Garda. La storia del castello è strettamente legata alla dinastia dei dArco, presenti nella zona già dai primi decenni del XII secolo. I successivi scontri avvenuti nel 1267 con i signori di Sejano per legemonia territoriale, portarono i dArco, usciti vincitori, ad acquisire via via sempre più potere, tanto da divenire una delle famiglie più influenti del Principato. Dal Duecento a tutto il Quattrocento il castello dovette affrontare due secoli di lotte, minacce e interferenze politiche, spesso risolte con accordi diplomatici. Il Principato vescovile di Trento, che ne manteneva la proprietà, lo vendette a Mastino II della Scala, signore di Verona; tuttavia i dArco mantennero il controllo e lamministrazione del castello, quali feudatari. La conquistata delle truppe di Gian Galeazzo Visconti dellintera area determinò la necessità per i dArco di allearsi con i milanesi. Nel 1413, in seguito a un ulteriore cambio di alleanza, i dArco divennero conti dellImpero. A fine Quattrocento il castello subì un assedio veneziano: il borgo venne distrutto, ma la fortificazione resistette. Nel 1703, con larrivo del generale francese Vendôme, il castello fu posto sotto assedio: le difese si opposero per otto giorni, finendo poi per capitolare. Una volta saccheggiato, le truppe francesi lo distrussero, dando lavvio alla successiva spogliazione e decadenza. Il castello, un tempo complesso di straordinaria vastità, come testimonia il celebre affresco del Dürer del 1495, si presenta oggi allo stato di rudere. Poco o nulla si è salvato delle cinte murarie e dei bastioni che scendevano dal castello a protezione del borgo. Delle strutture che erano parte del castello, oggi si conserva la Torre Grande simbolo, della fortificazione stessa. Il recente restauro condotto sul complesso ha permesso di individuare uno straordinario ciclo di affreschi di tema cortese, preziosa testimonianza della pittura gotica in ambito trentino.