Le nozze di Figaro
Piccola orchestra del Teatro dell'Opera di Kharkov
Le nozze di Figaro
Nuovo allestimento in coproduzione tra Coordinamento Teatrale Trentino, Associazione Culturale Manodopera (Tn), Opera Stage (Co), Opera Passion (Francia), Agentur Valzer (Austria), Cofo Passau (Germania), Euromusica International (Romania)
Regia di Cristina Pietrantonio
Le nozze di Figaro (1786) è forse il meccanismo più perfetto che la drammaturgia musicale abbia prodotto e rimane, per acclamazione, tra gli esempi più compiuti di una comunione di musica e parole. Eppure, come ognun sa, la prima rappresentazione fu travagliata e andò incontro a problematiche di ogni tipo, soprattutto in relazione all'elemento 'rivoluzionario' contenuto nella commedia di Beaumarchais.
Mancando un epistolario tra i due protagonisti di questa straordinaria impresa, resta comunque la testimonianza data da Da Ponte nelle sue Memorie e, secondo vari storici, la sua affermazione di aver convinto l'imperatore Giuseppe II ad accettare il progetto, nasconderebbe in realtà un coinvolgimento dello stesso in un percorso che era perfettamente in linea con la sua volontà di castigare la boria degli aristocratici. L'elemento più innovativo è ovviamente quello di aver ridisegnato con grande autorevolezza la tradizione dell'opera buffa, come era stato solo accennato da Paisiello ne Il barbiere di Siviglia. Uscendo dalle convenzioni del genere, legate alle plurisecolari categorizzazioni tipizzanti della commedia dell'arte, si giunge alla creazione di quella che il librettista volle adeguatamente definire «commedia per musica», sottolineando ciò che dimostra indimenticabilmente il finale del secondo atto, laddove una musica continua avvolge sette personaggi che contribuiscono al disegno di un quadro umano estremamente sfaccettato, alimentato da una scrittura orchestrale estremamente innovativa, in cui Mozart metteva a frutto l'esperienza di concertatore acquisita con i concerti per pianoforte e orchestra, lavorando in modo incisivo sulla presenza dei fiati.
Le Nozze non sono mai uscite completamente dal repertorio, ma hanno ottenuto una diffusione universale data dal Festival di Salisburgo, che ha inaugurato una strepitosa serie di produzioni che hanno coinvolto nel Novecento, fino all'attualità, i massimi protagonisti della musica e dello spettacolo.
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Rovereto