Le radici della montagna

Mostra

La mostra "Le radici della montagna" raccogli una trentina di lavori realizzati da artisti trentini e tirolesi che interpretano, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, attraverso simboli, metafore, sfumature di colore, il paesaggio e la storia di un territorio di confine. Finalità della mostra è quella di stimolare la riflessione su temi di interesse per la comunità e sulla comune identità con i territori vicini, identità che non è solo geografica, ma anche squisitamente culturale. Il senso di appartenenza al territorio, indagato in un percorso avviato anche con la mostra precedente dedicata al grande artista Othmar Winkler, è un tema che esce in maniera forte anche in questa collettiva.
In mostra artisti come Bezzi, Moggioli, Bonazza, Pancheri, Prati, Siber, Nikodem, Gaigher. Si tratta, da un lato, di pitture "di figura", dove emergono i sentimenti e una grande capacità di aprirsi al senso dell’infinito e dell’immensità, dall’altra di paesaggi che raccontano il senso della storia, una storia che diventa a tratti simbolica, come nelle opere di Tullio Garbari e Luigi Bonazza.
Un altro tema riferito al paesaggio dal punto di vista simbolico è espresso in opere come "Addio alla patria" di Albert Stolz e "Nostalgia di casa" di Thomas Walch, opere che raccontano storie di uomini e donne che si interrogano sul senso della patria e la malinconia per la lontananza dalla casa, dalla montagna o forse del paesaggio stesso.


organizzazione: Consiglio della Provincia autonoma di Trento