Le rose di Franz
Altri scenari
Compagnia Teatrale Crest - Taranto
Le rose di Franz
testo e regia di Mauro Maggioni
con Cristina Cassese, Anna Ferruzzo, Valerio Tambone
costumi di Santina Pesarini
musiche da Nils Setter Molvaer e Philip Glass
Franz Paul Stangl fu l'unico comandante di un campo di sterminio che sia stato mai portato davanti a un tribunale. Nel 1971, mentre era detenuto nel carcere giudiziario di Dusseldorf in attesa della sentenza d'appello contro la condanna all'ergastolo per crimini contro l'umanità, accettò di essere intervistato dalla giornalista austriaca Gitta Sereny. Ne seguirono settantadue ore di conversazione che rappresentano a tutt'oggi l'unico tentativo mai fatto di avvicinarsi, in modo oggettivo, alla personalità di un uomo così profondamente coinvolto nel male più totale che la nostra epoca abbia prodotto. Diciannove ore dopo l'ultimo colloquio con la giornalista, Franz Paul Stangl si spegneva nella sua cella.
Le rose di Franz racconta la storia di quest'uomo insieme alla storia di molti altri uomini, le sue vittime. Racconta della follia nazista e della mostruosa macchina di morte che era stata in grado di realizzare, racconta infine una storia che non vorremmo mai più raccontare.
Martedì 25 gennaio la rassegna Altri scenari chiude i battenti alle ore 21 presso il cinema teatro comunale di Predazzo con lo spettacolo Le rose di Franz della compagnia Crest di Taranto offerto gratuitamente dallamministrazione comunale a benefico della popolazione e degli studenti, dellITC e delle medie, che lo vedranno nella mattinata di mercoledì. Lo spettacolo vuole ricordare e celebrare la giornata della memoria che cade ogni anno il 27 gennaio e che è stata istituita dal capo dello stato per non dimenticare i lager e lo sterminio degli ebrei.
Franz Paul Stangl fu l'unico comandante di un campo di sterminio che sia stato mai portato davanti a un tribunale. Nel 1971, mentre era detenuto nel carcere giudiziario di Dusseldorf in attesa della sentenza d'appello contro la condanna all'ergastolo per crimini contro l'umanità, accettò di essere intervistato dalla giornalista austriaca Gitta Sereny. Ne seguirono settantadue ore di conversazione che rappresentano a tutt'oggi l'unico tentativo mai fatto di avvicinarsi, in modo oggettivo, alla personalità di un uomo così profondamente coinvolto nel male più totale che la nostra epoca abbia prodotto. Diciannove ore dopo l'ultimo colloquio con la giornalista, Franz Paul Stangl si spegneva nella sua cella.
Le rose di Franz, scritto e diretto da Mauro Maggioni e interpretato da Cristina Cassese, Anna Ferruzzo e Fabiano Marti, racconta la storia di quest'uomo insieme alla storia di molti altri uomini, le sue vittime. Racconta della follia nazista e della mostruosa macchina di morte che era stata in grado di realizzare, racconta infine una storia che non vorremmo mai più raccontare.
Sul tema dell'olocausto sono stati realizzati molti film, documentari, spettacoli teatrali, ma crediamo che il bisogno di raccontare questa storia terribile non si potrà mai esaurire per il semplice fatto che appena ci si addentra nella "selva oscura" di questo argomento nasce spontaneo il bisogno di esorcizzare tutto quel male, e soltanto continuando a raccontarlo, tramandando il ricordo di quella follia alle nuove generazioni, si potrà scongiurare il pericolo che un'enormità di orrore di quel genere si possa verificare di nuovo. Lingresso è libero e gratuito. Tutta la popolazione è invitata.
Per loccasione la biblioteca comunale di Predazzo ha predisposto un bibliografia aggiornata ed una mostra bibliografica.
organizzazione: Comune di Predazzo Assessorato alla cultura - Biblioteca Comunale di Predazzo