Le scritte dei pastori in valle di Fiemme
Marta Bazzanella, etnoarcheologa del Museo, parla de "Le scritte dei pastori in valle di Fiemme" in una serata a Primiero San Martino di Castrozza, presso il Centro Civico ex Sieghe di Siror. Durante la serata viene presentato il volume "Sui sentieri dei pastori. Itinerari escursionistici alla scoperta delle scritte dei pastori di Fiemme" (a cura di Marta Bazzanella, BQE edizioni, Trento, 2018).
Le oltre 50.000 scritte di color rosso che ricoprono rocce e falesie del monte Cornón in valle di Fiemme raccontano più di cinque secoli di pastorizia ovicaprina su questa montagna che sovrasta gli abitati di Tesero, Panchià, Ziano e Predazzo. Protagoniste di un decennale progetto di ricerca del Museo, le iscrizioni venivano lasciate dai pastori nelle loro pause sulle pareti in cui c'erano delle fratte, nei pressi di ripari sottoroccia, dove il gregge poteva pascolare e il pastore aspettava che finisse la sosta, dando così origine a grandi pareti dipinte.
La serata si inserisce all'interno degli incontri dedicati alla scrittura della gente di montagna organizzati a corredo della mostra “La fràbica delle scritture”, presso il tabià di via Sant’Andrea a Siror, proposta dall’Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino (in collaborazione con il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, il Comitato Tradizione e Cultura e il gruppo di cittadinanza attiva da/per Siror) . L’allestimento ospita testi e documenti scritti, a testimoniare lo stretto rapporto che, nel tempo, si è stabilito tra la vita di montagna (luogo del lavoro e dell’esistenza) e le diverse, diffuse, pratiche di scrittura dovute ad una precoce alfabetizzazione.