Le streghe dal '400 al '500

Convegno

Il penultimo appuntamento del ciclo di incontri pubblici “12 Mesi, 12 paesi, 12 proposte per valorizzare il mondo femminile organizzati a cura dell’associazione “La Voce delle donne” in collaborazione con gli undici comuni della Val di Fiemme e Moena, si svolgerà mercoledì 28 novembre alle 20.30 presso la sala polifunzionale delle scuole elementari di Carano ed è incentrato sui processi per stregoneria che fra il ‘400 e il ‘500 mandarono ingiustamente al rogo centinaia di donne.
Relatrice della serata, la professoressa Lucilla Agea Fontana che esporrà le sue considerazioni sulla visione storica della donna che nei secoli bui venne spesso bandita e messa al rogo con l’accusa di stregoneria ed eresia. Nel basso Medio Evo, infatti, era sufficiente essere visti raccogliere erbe medicinali per essere accusate e processate di stregoneria secondo i principi del “Malleus Maleficarum” (letteralmente “ Il martello delle streghe”), testo principale e manuale di caccia alle streghe per antonomasia redatto dai domenicani Sprenger e Kramer. Verranno illustrati e comparati due celebri processi: quello che si svolse alla fine del 1400 a Innsbruck in cui il vescovo di Bressanone, grazie alla ligia applicazione delle norme di diritto canonico, sconfisse la Santa Inquisizione assolvendo 52 persone – fra cui 42 donne – dall’accusa di stregoneria, e quello che si svolse nel 1505 a Cavalese in cui purtroppo il collegio giudicante si dimostrò particolarmente ligio al volere dell’inquisizione. Desiderio di indipendenza, sete di cultura, volontà di aiutare il prossimo erano sufficienti per essere perseguitati. Oggi, invece, lo studio, l’impegno e la forza di volontà sono i veri strumenti perché una donna possa emanciparsi e dare il suo prezioso contributo in ogni settore e attività.


organizzazione: Associazione La Voce delle donne