Le vie del Turismo. Strade, ferrovia e accoglienza in Fiemme dal ‘700 ad oggi

Mostra

La mostra “Le vie del turismo. Strade, ferrovia e accoglienza in Fiemme dal ‘700 ad oggi” è frutto della collaborazione tra Museo-Pinacoteca della Magnifica Comunità di Fiemme e Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo ed è allestita nelle sedi delle due istituzioni, rispettivamente a Cavalese e a Predazzo.

La mostra prosegue e completa l’esposizione diffusa sul territorio Euro regionale “Connessioni montane. Viaggio dalla guerra al turismo”, organizzata in occasione dell’Anno tematico dei Musei dell’Euregio 2021 (29 maggio 2021 - 30 ottobre 2022).

La mostra illustra la nascita e lo sviluppo dell’“industria del forestiero” in Val di Fiemme, proponendo al contempo una riflessione sull’attualità del turismo e sulla sua futura evoluzione.

Il percorso inizia con un focus dedicato all’Albergo Nave d’Oro di Predazzo, dove a partire dalla prima metà dell’800 soggiornarono geologi, scienziati e viaggiatori di vario tipo; la tematica è ripresa e approfondita nella parte ospitata al Museo Geologico delle Dolomiti.

La mostra riassume la storia della viabilità della valle e della costruzione di due importanti arterie stradali come la Strada commerciale di Fiemme e la Grande strada delle Dolomiti, che aprirono le porte di Fiemme al turismo internazionale. L’esposizione indaga anche le dinamiche dell’associazionismo locale, come la S.A.T, le Società di Abbellimento e il Club Ciclistico Alto Avisio che tanto si spesero, tra Ottocento e Novecento, per far conoscere la valle fuori dai propri confini.

Un approfondimento è dedicato al turismo termale, in voga a Carano e Cavelonte fino agli anni Trenta, e alla pratica dello Ski sperimentata, per la prima volta in maniera massiccia, nel periodo della Grande Guerra. Ampio spazio è dato agli investimenti e alle opere volute dal Podestà di Cavalese Bruno Mendini, instancabile promotore di iniziative turistico-sportive e convinto sostenitore dell’elettrificazione della linea ferroviaria Ora-Predazzo. Una sezione è dedicata al ruolo degli Uffici turistici e all’impatto che ebbero i grandi impianti sciistici, a partire dagli anni Sessanta, sul territorio di Fiemme. Una valle sempre più attrezzata per ospitare grandi eventi sportivi, come Mondiali, Marcialonga e Tour de Ski e che oggi è chiamata a riflettere su nuove forme di svago e su una mobilità più sostenibile.

La sezione della mostra allestita nel Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo racconta come lo studio della geologia e il richiamo della natura dolomitica hanno portato in valle studiosi e ricercatori da tutto il mondo, dando di fatto il via allo sviluppo dell’accoglienza in valle. La cosmopolita provenienza e gli interessi di questi viaggiatori ed esploratori offrono un ulteriore spunto di riflessione per immaginare il turismo di domani. 

Curatela: Tommaso Dossi, Roberto Daprà, Marta Pascolini, Rosa Tapia e Riccardo Tomasoni Collaboratori: Alice Zottele, Giada Paluselli, Francesca Dagostin Consulenza scientifica: Riccardo Decarli (Biblioteca della Montagna S.A.T.); Alessandro de Bertolini (Fondazione Museo Storico del Trentino); Elena Dai Prà (Università degli Studi di Trento - Centro Geo-Cartografico di Studi e Documentazione); Diego Cason; Italo Giordani.

l Palazzo della Magnifica Comunità riapre al pubblico, in via straordinaria, per il weekend del 29-30 maggio, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30.

Nel pomeriggio di sabato, ore 17:00, verrà inaugurata una nuova mostra tematica intitolata “Le vie del turismo. Strade, ferrovia e accoglienza in Fiemme dal ‘700 ad oggi”. L’evento, aperto solo su invito, fa parte dell’ampio programma promosso dall’Euregio per l’Anno Tematico dei Musei 2021, dedicato a “Trasporti, Transiti, Mobilità”.