Ledro Land Art
Nella pineta incantata di Pur una galleria d'arte a cielo aperto.
Il prossimo 31 luglio appuntamento in Val di Ledro, tra le misteriose installazioni della PRIMA EDIZIONE DI LEDRO LAND ART.
Sculture e installazioni realizzate giocando con pietre, ferri e legno, e messe in dialogo con atmosfere, suoni e luci del bosco per unpercorso di arte nel verdericco di suggestioni.Il paesaggio diventa protagonista e custode di inediti lavoricapaci si sorprendere gli escursionisti che attraversano la pineta di Pur in direzione malga Cita, nel cuore della Val di Ledro, e di metterli in contatto con la bellezza della natura.
Ispirandosi al principio dell'integrazione tra arte e natura e puntando sulla riscoperta del territorio, l'amministrazione comunale di Ledro ha dato vitaa Ledro Land Art, un progetto in progress che per la sua prima edizioneoffreotto installazioni site-specific, tutte realizzate tra il 6 e il 23 giugno 2012con materiali ecocompatibili.
Matteo Boato ha trasformato il bosco in cassa armonica costruendo un gigantesco violino il cui suono dialoga con l'acqua del torrente. Luca Degara ha realizzato un rifugio delicato e leggero all'interno di un corridoio di alberi. Alessandro Pavone ha scavato il legno di tre diverse essenze e la storia archeologica della zona dando vita a tre monumentali mani che dialogano con l'ambiente naturale. Viviana Puecher e Michele Filippi hanno inventato una leggenda per Ledro, raccontandola con le pietre naturali della zona. Corrado Rosa ha saldato insieme vecchi ferri arrugginiti per realizzare una chiocciola. Rossoscuro Design ha creato un'atmosfera onirica e misteriosa installando alcune altalene tra i pini. Marco Salvaterra e Milos Stojanovichhanno costruito un enorme accento con legni intrecciati insieme a creare una sorta di trait dunion tra segno grafico e paesaggio.Paolo Vivian ha utilizzato la pietra mettendola in relazione con le nuvole e richiamando la presenza delle mucche che transitano sul posto.
Il primo appuntamento con Ledro Land Art è fissato per il prossimo 31 luglio 2012. Dopo la presentazione ufficiale del progetto fissata per le 18.30 in località Pur, madrina speciale della serata sarà CECILIA CHAILLY che, con la sua arpa elettrica, alle 20.30dialogherà con il bosco e con le opere attraverso l'incanto dei suoni di uno strumento che difficilmente si riesce ad ascoltare nella versione solista.
Per concludere alle 21.30 Koan01 e ootchio daranno vita a Unflatland, performance audio-video con effetti di luce che proiettati sugli alberi manipoleranno e ridefiniranno lambiente circostante.
A Ledro arte, bellezza, passione e gioco sincontrano, si mescolano e si confondono con la natura
Ledro Land Art 2012: artisti e opere
Matteo Boato, Violino
Luca Degara, LAvvolto
Alessandro Pavone, Le Mani
Viviana Pucher & Michele Filippi, La Strega del Bosco
Corrado Rosa, Chiocciola
Rossoscuro design, Il bosco delle Altalene
Marco Salvaterra & Milos Stojanovic, Accento
Paolo Vivian, Cow Show
ORE 18.30
Inaugurazione Ledro Land Art 2012
Presentazione ufficiale del percorso al pubblico
ORE 20.30
Cecilia Chailly: Larpa che incanta
Concerto per arpa acustica elettrificata
Pioniera dellarpa elettrica, Cecilia Chailly propone lincanto dei suoni prodotti da uno strumento che raramente si riesce ad ascoltare nella versione solista. Un concerto emozionante e pieno di sorprese, durante il quale lartista condurrà il pubblico attraverso un sentiero musicale ispirato alle opere di Ledro Land Art, allenergia del luogo naturale e ai ricordi di Cecilia legati alla Val di Ledro, che frequenta sin da quando era bambina.
ORE 21.30
koan01 + ootchio: Unflat land
Performace live audio-video
Koan01 e Ootchio, che lavorano rispettivamente con immagine e suono, daranno vita ad unesperienza immersiva, un intervento site-specific che si genera e si rapporta con il contesto ambientale in cui è prodotto. Le dinamiche musicali sincronizzate con il video produrranno forme mutanti ed effetti di luce che, proiettati sugli alberi, manipoleranno e ridefiniranno il bosco.
Ledro Land Art è la nuova tappa di un antico dialogo tra la creatività artistica e il territorio naturale, un progetto in progress per un percorso di arte nel verde che si sviluppa nel cuore della valle di Ledro.
In località Pur, lungo il sentiero che costeggiando il torrente Assat conduce a Malga Cita, il paesaggio diventa custode e interlocutore di otto differenti lavori inediti realizzati nel mese di giugno.
Madrina speciale della prima edizione di Ledro Land Art è Cecilia Chailly, che, nel corso dellevento inaugurale del 31 luglio 2012, disegnerà con la sua arpa suggestive atmosfere dialogando con lambiente naturale e le opere installate nel percorso.
Tutti gli artisti, invitati a produrre unopera da inserire nel percorso, hanno ragionato sulla morfologia e sulle specificità storico-ambientali del territorio attraverso soluzioni e proposte molto differenti tra loro ma accomunate dalluso di materiali ecocompatibili, realizzando tra il 6 e il 23 giugno 2012 otto lavori site-specific. Le creazioni artistiche sono state realizzate direttamente nella pineta e il luogo in cui collocarle è stato scelto dagli artisti prima della presentazione dei progetti, definendone il carattere.
Matteo Boato ha trasformato il bosco in cassa armonica realizzando un grande violino il cui suono dialoga con lacqua del torrente. Luca Degara ha realizzato, in una sorta di corridoio tra gli alberi, una struttura che ne segue landatura, un rifugio che come il bosco racchiude senza isolare. Alessandro Pavone ha scavato il legno di tre diverse essenze, e la storia archeologica della zona, realizzando tre grandi mani che dialogano con lambiente naturale. Viviana Puecher & Michele Filippi hanno inventato una leggenda, raccontandola con le pietre naturali recuperate in zona.
Corrado Rosa ha saldato insieme vecchi ferri arrugginiti per realizzare una chiocciola che si dirige verso lacqua del torrente. Rossoscuro design ha creato unatmosfera onirica e misteriosa installando alcune altalene tra i pini. Marco Salvaterra & Milos Stojanovich hanno costruito un enorme accento con legni intrecciati insieme a creare una sorta di trait dunion tra segno grafico e paesaggio. Paolo Vivian ha utilizzato la pietra mettendola in relazione con le nuvole e richiamando la presenza delle mucche che transitano sul posto prima dellalpeggio.