Legnodàmusica
Testimonianze e rappresentazioni dellarte liutaia in Trentino
Dal 9 settembre all1 ottobre 2006 Palazzo Roccabruna ospita Legnodàmusica , evento promosso dallAssociazione forestale del Trentino in collaborazione con gli Assessorati allAgricoltura e allArtigianato della Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio I.A.A. di Trento, allo scopo di valorizzare una risorsa esclusiva del nostro territorio: labete rosso di risonanza.
Apprezzato da tecnici ed esperti di tutto il mondo per le sue eccellenti caratteristiche acustiche, labete rosso della foresta di Paneveggio è uno dei materiali più adatti alla realizzazione di casse armoniche per strumenti ad arco, a corda pizzicata e a tastiera. Ancor oggi come ai tempi di Stradivari è fra i legni più usati nella produzione di strumenti musicali dalle elevate prestazioni.
In omaggio a questo patrimonio Palazzo Roccabruna allestisce un percorso suggestivo attraverso le raffinate creazioni dei più noti liutai trentini: dalle chitarre, ai violini, dalle viole, ai bassi, ai pianoforti per finire con i prodotti della più avanzata ricerca tecnologica. Alle origini di questa produzione, alla scuola di liuteria di Rovereto, che negli anni Quaranta con Luigi Mozzani formò una schiera di abili allievi, è dedicata una sezione che raccoglie le testimonianze di unentusiastica attività, bruscamente interrotta dal dramma della Seconda guerra mondiale.
Lallestimento alterna gli strumenti musicali a tele e sculture di affermati artisti trentini che in unideale contrappunto propongono unappassionata indagine del rapporto fra uomo e musica.
A completare la rassegna, unarea didattica che illustra le caratteristiche fisiche e acustiche del legno di risonanza.
La mostra sarà anche animata da una serie di appuntamenti musicali a cura dal Conservatorio di Trento F.A.Bonporti (ogni venerdì dal 15 al 29 settembre ad ore 18): in occasione dellanno mozartiano i maestri e gli allievi del conservatorio proporranno una serie di brani del genio salisburghese per celebrare una delle figure più grandi della musica di tutti i tempi, legata alla nostra terra da un rapporto privilegiato. E per brindare al 250° anniversario della nascita di Mozart la Casa dei prodotti trentini offrirà una degustazione dei migliori marzemini prodotti in Trentino.
A conclusione della manifestazione, nella mattinata di sabato 30 agosto, un convegno tecnico sul legno di risonanza dedicato ad esplorare i segreti di una risorsa unica nel suo genere che è insieme testimonianza della qualità del nostro ambiente e monito per una sua costante tutela.
Che cosè il legno di risonanza?
Fra le caratteristiche peculiari delle Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento, e soprattutto di quella di Paneveggio, merita di essere ricordato il cosiddetto legno di risonanza, materiale privo di difetti macroscopici, senza nodi o tessuti di reazione, con fibra diritta e perfettamente sano, particolarmente adatto per alla realizzazione di tavole armoniche. Deriva per lo più da piante cresciute in condizioni di clima e terreno ottimali, in alta montagna, con anelli di accrescimento stretti e di ampiezza costante, tronchi cilindrici e simmetrici.
Costituito prevalentemente da cellule primaverili, cioè prodotte nella fase iniziale della stagione vegetativa, il legno di risonanza si distingue per lelevata velocità nella trasmissione degli ultrasuoni e per il rapporto significativamente più elevato, rispetto al legno normale, fra la velocità di trasmissione del suono in senso longitudinale e trasversale.
La specie che per tali caratteristiche risulta più adatta alla preparazione di tavole armoniche è labete rosso della foresta di Paneveggio: tuttavia solo pochissimi esemplari risultano idonei. A titolo esemplificativo, mediamente solo circa l1% degli abeti rossi tagliati annualmente viene destinato alla produzione di strumenti musicali (40-50 m³ sui 4.000-4.500 m³ di ripresa media della foresta di Paneveggio).
Per la costruzione della tavola armonica si utilizzano le parti esterne delle sezioni radiali del tronco, in cui gli anelli non presentano alcuna anomalia. I più adatti sono i tronchi di grosse dimensioni con diametro maggiore di 45-50 cm che talvolta possono avere anche 150-200 anni.
Prima della lavorazione le parti di tronco, selezionate e tagliate nel periodo di riposo vegetativo, vengono sottoposte a stagionatura in ambiente ben aerato.
Alcuni dati sul bosco trentino
Con solo il 4,5% della superficie nazionale il Trentino ospita l11% del bosco italiano e il 9% delle fustaie, e fornisce circa il 30% della produzione nazionale del legname da lavoro: più di 344.000 ettari (oltre il 53% della superficie provinciale) sono occupati da boschi che per il 76% sono di proprietà pubblica (261.816 ha) e per il restante 24% di proprietà privata (82.446 ha). Del bosco provinciale l80% è destinato a possibile utilizzazione boschiva, il 20% rimane intonso per finalità produttive (bosco di protezione): significativo è il dato relativo alle dimensioni della massa legnosa che per quasi il 40% è costituita da piante di diametro superiore a 50 cm.
Il bosco trentino ha una ripresa valutata in 528 mila mc/anno, mentre la velocità di crescita delle fustaie si aggira intorno a 1,8 mc/minuto (940 mila mc/anno). Nel suo complesso il settore legno occupa quasi 1.200 imprese artigiane che coinvolgono circa 4.500 addetti.
organizzazione: P.A.T. Assessorato allArtigianato e Cooperazione - Camera di Commercio I.A.A. di Trento - Associazione Forestale del Trentino - Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del trentino