Leonardo Bistolfi. I monumenti per Giovanni Segantini
a cura di Germana Mazza e Giovanna Nicoletti
Dopo la grande mostra che la Galleria civica di Arco, nel 2008, ha promosso per celebrare i 150 anni dalla scomparsa del maestro del Divisionismo, il progetto: «Leonardo Bistolfi. I monumenti per Giovanni Segantini» scandisce un altro momento storico significativo, i 100 anni dall'inaugurazione del monumento eretto dalla città di Arco in memoria di Segantini.
All'indomani della scomparsa di Giovanni Segantini (avvenuta il 28 settembre 1899 sulla cima dello Schafberg, in Engadina), Arco si mobilita per onorare l'artista. Nasce un comitato pro monumento, che in breve coinvolge tutti i protagonisti della vita sociale e culturale della cittadina, per allargarsi successivamente ad altri Comuni, enti, associazioni, personaggi di spicco al di fuori dei confini del Trentino. Il nome di Leonardo Bistolfi, quale amico di Segantini e valente scultore, è suggerito da Alberto Grubicy, mercante d'arte e mecenate del pittore. L'inaugurazione del monumento avviene dieci anni più tardi, il 24 ottobre del 1909.
Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 1859 La Loggia, 1933) si forma all'Accademia di Brera a Milano e all'Accademia Albertina di Torino, venendo a contatto con il movimento della Scapigliatura lombarda. Diventa in breve un apprezzato scultore, esponendo sul finire del secolo anche alla Biennale di Venezia.
Per Segantini realizza due monumenti: nel 1906 quello per la tomba dell'artista a St. Moritz (attualmente collocato sulla scala di ingresso del museo segantiniano della città elvetica) e nel 1909 quello per la città natale del pittore divisionista. Due monumenti fra loro nettamente diversi, il primo simbolista, teso ad evocare La Bellezza liberata dalla materia attraverso una figura femminile scolpita senza veli che fuoriesce dal blocco di marmo, il secondo più tradizionale, che raffigura l'artista in abiti da montagna con una tavolozza di colori, in piedi su un profilo roccioso.
Nella mostra promossa dal Dipartimento del Contemporaneo, Progetto MAG Museo Alto Garda e allestita alla Galleria civica G. Segantini di Arco, si analizzeranno i due monumenti attraverso documenti, disegni e una ventina di bozzetti e opere preparatorie. Tra le sculture esposte, il gesso del busto di Segantini, realizzato da Paolo Troubetzkoy nel 1896, al quale probabilmente Bistolfi si richiama nel realizzare il monumento di Arco (il gesso è conservato presso il Museo di Riva), una teoria di teste in gesso collegate al monumento di St. Moritz, il bozzetto delle Alpi e altri gessi preparatori.
organizzazione: Comune di Arco Assessorato alla Cultura