Les Freres Dembelè (Burkina Faso)
Molveno Blue Impression
Folk & World Music
Brahima Poumajeli Dembelè (il grande griot) balafon, kora, voce varie percussioni
Souleymane Dembelè tama, balafon, doumdoum
Adama Dembelè djembe, doumdoum, barà, balafon, ngoni, atoungblan, goulé
La famiglia Dembelè è originaria di un villaggio del Burkina Faso, ai confini col Mali, in una zona povera di risorse naturali e turistiche, dunque relativamente immune da influenze culturali esterne. Ancor più di altre etnie Alto-Voltaiche quella Bobò Bwa ("Oule" in lingua Djoula), è storicamente nota per la fierezza con cui si è opposta a ogni colonizzazione morale e materiale, e costituisce uno dei nuclei più antichi di cultura tradizionale vivente. La famiglia Dembelè, costituita oggi da più di 50 elementi, tutti attivi musicalmente, appartiene da sempre alla casta dei griots.
Souleymane Dembele
Nasce a Djibasso Kossi, in Burkina Faso, in una famiglia di griots. Impara a suonare vari strumenti della tradizione Mandingue, come il tama, il balafon, ed in particolare il doumdoum. Si esibisce nelle feste tradizionali, matrimoni, funerali, ecc. tra il Burkina, il Mali e la Costa d'Avorio. Nel 1995 è invitato a partecipare al Festival dei Popoli a Firenze insieme ad alcuni componenti della Famille Dembele. Nel '96 torna in Italia per partecipare nuovamente ad altri eventi di musica tradizionale, si unisce al gruppo Griot Metropolitain e lo stesso anno registra un cd insieme a tre componenti della famiglia, che esce per l'etichetta Amiata Records. In Italia porta avanti anche un'attività didattica, lavorando nelle scuole elementari e medie per introdurre gli allievi ad uno sguardo dall'interno sulla cultura africana. Nel 2000 entra a far parte della compagnia Shionkama. Nel 2002 insieme a Nahi fonda la compagnia Giguywassa
Brahima Dembele
Nasce al confine tra la Costa D'Avorio e il Burkina Faso, Africa occidentale, nel 1970.
Anchegli appartiene alla casta dei griots, i musicisti e cantastorie tradizionali. Nasce in una numerosa famiglia nella quale molti membri sono tutt'oggi musicalmente attivi e particolarmente apprezzati in una vasta regione. Fin da giovanissimo impara dal padre a suonare il balafon, dalla madre a cantare, dallo zio a suonare la kora e da altri membri della famiglia vari strumenti a percussione. All'età di 15 anni decide di dedicarsi allo studio del djembe, il tamburo solista da danza, andando a vivere per molti mesi nella casa-scuola di un maestro di percussione. All'età di 16 anni è già apprezzato come solista e ricercato in occasione di cerimonie e feste sociali e religiose. Nel 1987 vince il concorso organizzato dal Ministero di Arte e Cultura della Costa D'Avorio e nel 1988 entra nel corpo di percussionisti del Balletto Nazionale della Costa D'Avorio, dove lavora fino al 1992 partecipando a festivals e tournées in molti paesi africani ed europei. Nel 1992 lavora nel gruppo di musiche tradizionali africane Marahouet dove riscuote un grande successo come solista di djembe.
Nel 1993, durante una tournée italiana del gruppo, inizia a collaborare con musicisti italiani e stranieri, sia mantenendo ritmiche africane tradizionali, sia inserendole in nuove fusioni con musica jazz, latina, etnica, new age, ambient, ecc., in spettacoli e CD.
Nel 1993 entra a far parte del gruppo di ricerca sulla percussione Fuentes, con Ettore Bonafé, Paolo Casu e Sergio Gistri, con cui incide il CD Garam Masala nel 1996.
Nel 1994 fonda il gruppo Griot Metropolitain, un ensemble tradizionale africano residente in Italia, con il quale propone uno spettacolo di danze, canti e musiche tradizionali tratte dal patrimonio culturale di diverse etnie africane che partecipa ai più importanti Festival di musica internazionale in Italia.
Dal 1994 collabora con l'Orchestra Jazz costituita dagli insegnanti della Scuola di Musica CAM di Firenze diretta da Alessandro Di Puccio.
Nel 1995 collabora con il gruppo etno-ambient Ch'i, con il quale incide due CD.
Nel 1995 in occasione della XX edizione del Festival Musica dei Popoli, organizza in collaborazione con il Centro Flog, una tournée della sua famiglia, la Famille Dembelè, con la quale incide il CD Aira yo, La danse des jeunes griots per l'etichetta Amiata Records. Nel 1998 in occasione della XXI edizione del Festival Musica dei Popoli, organizza una tournée del trio Les Fréres Dembele, assieme al cugino e al fratello tredicenne, entrambi percussionisti.
Nel 1996 il gruppo Griots Metropolitain collabora con il pianista e fisarmonicista jazz Antonello Salis, lavorando sull'improvvisazione e sulla fusione di ritmiche e melodie apparentemente lontane tra loro.
Nel 1997-8 è assunto dalla Compagnia Teatrale di Parma Teatro delle Briciole, con la quale lavora nello spettacolo Ad occhi chiusi, con tournées in Italia e in Francia, partecipando a numerosi festivals teatrali nazionali e internazionali (Marsiglia, Roma, Bagnacavallo e altri).
Nel 1998 ottiene la qualifica professionale di Operatore Interculturale presso la Regione Toscana Dal 1994 al 2003 lavora come mediatore culturale in varie scuole dei Comuni di Bologna, Firenze, Prato, Empoli e altri, in particolare nei Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina in collaborazione con l'Associazione Culturale Biblioteca di Pace.
Dal 1994 al 2003 tiene lezioni-concerto, corsi, stages di percussione e di danza per adulti e bambini presso Scuole di Musica e Associazioni Culturali in vari comuni Italiani.
Nel 2000 entra a far parte della compagnia Shionkama.
Nel 2004 entra a far parte della Compagnia Giguywassa di musiche e danze tradizionali dell'Africa occidentale.
Adama Dembélé (Bilorou)
Nato nel 1982 comincia ad esercitarsi sul djembe, sul doumdoum, sul barà all'età di sei anni, in compagnia dei suoi fratelli; a nove anni comincia il balafon e il ngoni con suo padre. Prosegue la sua formazione nel doumdoum e nel djembe con svariati grandi maestri, come Mamanè Semanké, Kalifa Koné, Toumani Diakité, Sekouba e Moussa Koné. In seguito fa il suo ingresso nella compagnia Djolem, in Costa d'Avorio, per perfezionarsi e praticare altri strumenti tradizionali, come l'atoungblan, il goulé, ecc... e conoscere altri ritmi. All'età di tredici anni diventa il chef d'orchestre della compagnia Adama géant, con i Nani di Abidjan. Nel 1996, all'età di quattordici anni, arriva in Italia dove partecipa assieme ai Frères Dembélé alla manifestazione Festival dei Popoli, a Firenze. Da qui i tre, Brahima, Souleymane e Adama, partiranno in una tournée di sette mesi per l'Italia.
In seguito collabora: con i Frères Coulibaly in Burkina Faso nell'ambito del festival Yele; con l'Associazione burkinabe Kassama Aza; con il balletto nazionale della Costa d'Avorio. Partecipa al festival di musiche tradizionali in Africa del Sud.
Nel 1999 crea la compagnia Djelikan (la voce dei griots) con i suoi amici artisti, con la quale parteciperà al festival Masa in Costa d'Avorio. Nel 2000 lavora in Binkadiso, compagnia teatrale e musicale, come chef d'orchestre.
Alla fine del 2001 viene nominato dai suoi grandi maestri di djembe il miglior percussionista della sua generazione.
Nel 2002 crea la compagnia Korhogo in tournée di sei mesi in Francia.
Oggi è presidente dell'Associazione Fatchin, che promuove le arti e la cultura africana
organizzazione: Molveno Holiday s.cons.r.l.