Linguaggi e territori

Mostra

Festival dell'economia
Festival in piazza | ExpoFestival

Mostra a cura di Aspart
testo di Giovanna Nicoletti

Opere selezionate di artisti delle gallerie trentine aderenti all'Aspart che rappresentano l'esperienza della libertà economica nel percorso artistico del XX secolo.

Tra le molte voci che si levano dalle esperienze legate alle ricerche sulle arti visive contemporanee, la mostra Linguaggi e territori, curata dall'Aspart - l'associazione che raccoglie le gallerie d'arte contemporanea trentine, e presentata in occasione del Festival dell'economia nelle prestigiose sale del settecentesco Palazzo Trentini a Trento, attiva alcuni dialoghi possibili tra artisti di diversa provenienza e formazione che si sono confrontati con il tema del corpo come esperienza a sé stante ma anche come produttore di significati culturali, economici, politici ed estetici. Le opere esposte in mostra sollevano interrogativi e propongono riflessioni sui diversi modi del vedere e del guardare al proprio sé e all'altro. La figurazione diventa un territorio dove scoprire possibili confini di libertà espressiva ed economica dell'arte. E' un corpo fisico, come nelle esperienze di Orlan (Saint-Étienne 1947) e di Beatrice Pasquali (Verona 1973), quando questo viene usato o letto come frammento di trasformazione corporea e linguistica, quando il frammento di sé o la parola sono portatori di altri significati rispetto a quello che credevamo di vedere. E' il corpo dell'altro quello osservato da Daniele Galliano (Pinerolo 1961) quando l'artista riflette sui fatti di cronaca e li documenta nella pittura o quello di Antonio De Pascale (Napoli 1953) che inserisce presenze fisiche nelle sue "nature morte" come testimoni di un condizionamento economico stravolto. Anche per Lim (Kualalumpur, 1954) la fisicità della rappresentazione è un dato fondamentale e coniuga immagine e scrittura.  La dimensione umana, la visibilità, la potenza/violenza del corpo è però, nelle opere esposte, sostituita dagli oggetti che l'uomo usa. Il corpo non è solo fisicità ma significa anche essere parte di un Tutto, essere dentro un universo dove ogni cosa è parte di un eterno ritorno, come riflette Lim e come Roberto Floreani (Venezia, 1956) nei sui segni "concentrici" ripensa, creando un universo spirituale dove il segno descrive, al di là della rappresentazione, un possibile territorio di confronto.

Catalogo con testo di Giovanna Nicoletti.

Galleria d'Arte Argo - Orlan
Buonanno Arte Contemporanea - Roberto Floreani
Galleria d'Arte Il Castello - Beatrice Pasquali
Paolo Maria Deanesi Gallery - Antonio De Pascale
Studio d'Arte Raffaelli - Daniele Galliano
von Morenberg Casa d'Aste - H.H. Lim


organizzazione: Promotori Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Università degli Studi di Trento - Organizzatori Sole 24 Ore, Editori Laterza