Liolà

Teatro

"Chi è di scena?"

Filo "S. Martino" di Fornace
Liolà
di Luigi Pirandello
traduzione e adattamento in dialetto trentino di Camillo Caresia

“Liolà” di Luigi Pirandello è una commedia tratta dal romanzo "Il fu Mattia Pascal" scritta nel 1916 in dialetto agrigentino. Il nostro regista Camillo Caresia l’ha tradotta in dialetto trentino
Liolà un semplice contadino, manovale taglialegna tuttofare. Lavora, se cosi si può dire, e abita in un piccolo e povero paesino dai caratteri tipicamente rurali, e lì, grandeggia e agisce da elemento controcorrente,senza alcun interesse per il benessere materiale. Vive senza remore la sua vita sconvolgendo allegramente e senza problemi le regole rigide e severe della morigerata società nella quale è inserito. E così durante tutto lo spettacolo colui che appare il colpevole combina guai del paese,è invece il giusto e generoso riparatore di torti subiti da chi è stato ingannato. Il tutto, condito da personaggi caratteristici di quel piccolo grande mondo che lo assecondano nelle sue controverse “furbate”, e da altri che in qualche modo cercano invece di contrastarlo. Ma Liolà, seguendo spensieratamente la sua natura, ristabilisce alla fine un po’ di giustizia anche per chi di solito è abituato a subire in silenzio.

Note di regia:

In “Liolà” Pirandello racconta un ambiente contadino, fatto di personaggi solari, di fertilità, di canti, ma anche di ipocrisia, di interesse gretto e meschino, sentimenti propri dell’animo umano. L’autore alterna allegria e calcolo, avarizia e generosità, realtà e apparenza. Eppure Liolà è leggero quasi vola. La fertilità, il mito della Terra, e dei campi, la felicità sono strascichi di un mondo contadino fino ad un finale che non ce la fa ad essere tragedia, ma che soltanto la sfiora. Quindi testo tutt’altro che univoco, permeato com’è da una serie di ironiche evocazioni visive, canti campestri, passioni, vendemmie.

Prospettive per il futuro? Insegnare ai figli a cantare… come fa Liolà …

In questo contesto gli attori hanno modo di impersonare i personaggi allegramente e talvolta in modo drammatico, come richiede il testo pirandelliano.
Un plauso particolare va ai giovanissimi attori, che fin da subito e con tanto entusiasmo hanno collaborato alla realizzazione dello spettacolo.