Lionel Shriver all’Arcadia

Pubblicato da 66thand2nd, “I Mandible” è stato inserito fra i dieci libri più importanti di questo inizio secolo.

Ne “I Mandible” la scrittrice immagina il futuro che tutti temiamo: il crollo dell’economia occidentale, la perdita del benessere economico, l’incapacità di adattarsi a condizioni di vita a cui il “primo mondo” mai si abbasserebbe.

Nel libro, gli Stati Uniti vanno in bancarotta ed il default che ne consegue vede le metropoli americana popolarsi di senza tetto che vestono abiti griffati...
Un romanzo che richiama Orwell e Saramago e che tiene il lettore incollato alla pagina per poi lasciarlo con un finale pieno di speranza.

In questa società collassata le persone scoprono vere necessità: quella di dover lavorare per soddisfare il bisogno primario della fame; scompaiono di colpo le idiosincrasie e le allergie alimentari e si torna a lavorare la terra che era stata abbandonata. Cose importanti fino a poco prima nella società del benessere - le griffe, la chirurgia estetica - vengono improvvisamente riconsiderate.
Un libro che chiama interrogativi profondi e segna il percorso di noi lettori.

Lionel Shriver è nata a Gastonia, in South Carolina, con il nome di Margaret Ann Shriver, cambiato a quindici anni per tenersi alla larga dallo stereotipo della «ragazza con il nastro rosa tra i capelli che sposa il fidanzatino di scuola e diventa una casalinga con le guance rosse come due mele». Dopo gli studi alla Columbia University, ha vissuto a Nairobi, Bangkok, Belfast e Londra, dove trascorre tutt’ora una buona parte dell’anno insieme al marito batterista.
I suoi romanzi sono stati tradotti in venticinque lingue.