Lo Spazio. Il labirinto a senso unico introverso
Ci si può perdere in se stessi?
Come il labirinto a senso unico precedente, ma la differenza sta nell'essere il prodotto di sottrazioni successive, rendendosi così infinito a rovescio. Mentre l'estroverso è proteso verso l'altro, lo sconosciuto, l'introverso è orientato su se stesso. Peculiarità: se sul disorientamento incide il rapporto fra spazio e individuo e qui è l'individuo a determinare lo spazio, allora è più facile perdersi o in se stessi o nel luogo che più si conosce.
organizzazione: Biblioteca di Mori - Assessorato alla Cultura Comune di Mori Ideazione e progettazione: Walter Filagrana (filagrana@infinito.it) e Marco Guidotto (guidotto@infinito.it)