Lo scemo

Innesti. Un incontro con la Russia

Lo scemo
regia di Riccardo Bellandi
tratto da Ivàn lo scemo di Lev Tolstoj
con Giuseppe Amato, Riccardo Bellandi, Chiara Benedetti, Denis Fontanari

Lev Tolstoj scrisse Ivàn lo scemo nel 1885 quando nel pieno della sua vitalità letteraria aveva già pubblicato Guerra e Pace e Anna Karenina. Godeva di fama internazionale come pensatore e maestro spirituale grazie alle sue pubblicazioni politiche, filosofiche, letterarie in cui esprimeva anche i suoi turbamenti circa la fede, la società, la verità esistenziale e invitava il lettore a una fede evangelica, alla giustizia sociale.
Tolstoj scelse la fiaba popolare per aprire il cuore e le menti dei lettori alle verità che voleva esprimere perché era un genere amato sia dalle classi alte sia da quelle basse e per protagonista scelse Ivan lo scemo, l’eroe preferito della fiaba russa.
Lo scemo è un uomo sfortunato, un diseredato che occupa il gradino più basso della scala sociale. Tutti ridono di lui, per la sua mancanza di malizia e di furbizia. La storia di Ivàn, dapprima infastidisce, per la sua incosciente bontà, poi, senza accorgersene se ne prova simpatia. E così come avviene all’ascoltatore anche la sorte lo prende sotto la sua ala, ed egli diviene vincitore grazie alla sua ingenuità.