Lo schiaccianoci
Trento a Teatro
InDanza
Domenica 25 dicembre al Teatro Sociale di Trento, in doppia recita alle ore 16 ed alle ore 20,30 andrà in scena Lo Schiaccianoci del Balletto di Roma con le coreografie di Mario Piazza e la straordinaria partecipazione di André de La Roche nel doppio ruolo Fata Confetto e Schiaccianoci
Balletto di Roma
Consorzio Nazionale del Balletto
Lo schiaccianoci
Direzione Artistica Walter Zappolini
Musica di Petr Il'ic Cajkovskij
Regia e Coreografia Mario Piazza
Nuovo libretto ed elaboraz. drammaturgica Riccardo Reim
con la partecipazione straordinaria di
Andrè De La Roche
nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto
Una versione thriller, contemporanea, del celebre titolo ottocentesco tradizionalmente rappresentato nel periodo natalizio. Mario Piazza coreografo di fama internazionale reinventa Schiaccianoci con lausilio del regista e drammaturgo Riccardo Reim per il Balletto di Roma, prestigiosa compagnia nazionale diretta da Walter Zappolini.
La loro versione è già diventata un cult tanto da essere considerata titolo da record: record di incassi, di spettatori, di gradimento, in cinque anni di programmazione nazionale.
Coloritura fumettistica, toni dark e piglio irriverente sono alcuni degli ingredienti che ne hanno decretato il successo insieme alleccellente preparazione della compagnia, per loccasione arricchita da uno special guest quale André de La Roche, ballerino ammaliante, di richiamo per il grande pubblico che lha conosciuto grazie alla tv, qui impegnato nel doppio ruolo di Schiaccianoci e della Fata Confetto en travesti. Ma al successo del tutto contribuisce in modo esponenziale lintramontabile partitura di Petr Ilic Caikovskij su cui la nuova coreografia di Mario Piazza, di matrice contemporanea, si aggancia con maestria senza tradirne lessenza e le sfumature emotive: a tratti incalzante e serrata, a tratti sognante e fuori dal tempo con i suoi cedimenti folk ed esotici.
Riccardo Reim ha interamente ripensato il libretto, spiazzando non poco lo spettatore che qui trova situazioni e psicologie ribaltate rispetto alla versione archetipica di Petipa/Ivanov. In primo luogo Reim trasporta la vicenda nel presente, nellera tecnologica, come si percepisce sin dalle prime scene in cui sul palco compaiono monitor e videogame. Ma contemporanea è soprattutto la favola perché Clara e Fritz, i due fratellini tedeschi che attendono con ansia i doni sotto lalbero la vigilia di Natale, qui sembrano più impegnati in un percorso psicanalitico di conoscenza di sé (al fine di legittimarsi dalle figure genitoriali) che coinvolti, a loro insaputa, in unavventura notturna spaventosa, ma innocua, con il Re dei Topi o con strani personaggi nel Paese dei Dolciumi. Precocemente privata dellinfanzia (e del connesso diritto allinnocenza), Clara affronta qui il suo viaggio nellinconscio in una società dominata dallinformazione ossessiva e spettacolarizzata dei media. Dal canto suo Schiaccianoci il pupazzo regalato a Clara a Natale che nel balletto tradizionale si anima nel sogno per salvarla dallesercito di Topi rivelandosi poi principe azzurro qui è un sinistro personaggio capace di assassinare il fratellino Fritz e di trasformasi in una diabolica Fata Confetto, pallone gonfiato di cattiveria e inaffidabilità.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara