Lo zoo di vetro

Teatro

Stagione di prosa di Cavalese e Tesero 2011/2012

Progetto U.R.T.
Lo zoo di vetro
di Tennessee Williams
traduzione di Gerardo Guerrieri
con Jurij Ferrini, Alessandra Frabetti, Aurora Peres
regia di Jurij Ferrini

Lo zoo di vetro viene presentato per gentile concessione della University of the South, Sewance, Tennessee

Con questo dramma di matrice autobiografica Tennessee Williams raggiunge il successo nel 1944, trasformando in uno dei propri cavalli di battaglia un tema fino ad allora poco trattato dalla drammaturgia americana: il contrasto tra le realtà e l’illusione, ma soprattutto la consapevolezza che un’esistenza basata su sogni e speranze porta alla frustrazione e alla solitudine. Dotato di una trama estremamente semplice, Lo zoo di vetro mette a nudo la solitudine degli esseri umani, l’incapacità di comprensione e di comunicazione che è la vera condanna di ogni individuo. Nessun giudizio morale aleggia sui protagonisti,ma la loro degradazione è un accadimento che si svolge lentamente sotto gli occhi del pubblico. Scrive il regista Jurij Ferrini: «Il teatro di Williams è intramontabile come ogni classico. Le sue storie si possono ascoltare, vedere o leggere più e più volte e ad ogni passaggio si noteranno sfumature e significati che non si erano colti in precedenza».

Lo zoo di vetro è una splendida commedia con sfumature commoventi e tenere. È la storia di una piccola famiglia americana che alla fine degli anni ’20, in piena recessione economica, si ritrova in grosse difficoltà dopo che il marito di Amanda, nonché padre di due ragazzi, Tom e Laura, decide di andarsene e far perdere le sue tracce. L’intera vicenda viene narrata dallo stesso Tom, ormai uomo, che ha realizzato il sogno di imbarcarsi nella marina mercantile portando il ricordo di sua sorella Laura claudicante e di animo fragile, che si dedica a un mondo immaginario di animaletti di cristallo, “lo zoo di vetro”, appunto, creatura cristallina e profondamente emotiva, incerta nel suo equilibrio, il personaggio che incarna la struttura stessa della sua famiglia (anomala?), nel senso che se una famiglia classica fosse un tavolino a quattro gambe, questa ne ha una rotta.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comuni di Cavalese e Tesero