Luigi Gay. Ricordo degli allievi

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Omaggio della Biblioteca di Rovereto alla figura artistica del pittore Luigi Gay

Presso la sala multimediale della Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto dal 5 al 30 novembre 2011 sono esposti alcuni disegni in bianco e nero che raffigurano i ritratti della valle dei Mocheni, i disegni preparatori per le opere d'arte dipinte dall'autore.

Pittore e insegnante d'arte; nacque a Moriago della Battaglia, dove visse sino al 1954. Frequentò l'Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove si diplomò, i suoi maestri d'arte furono, Varagnolo, Cadorin, Dalla Zora, Emma Ciardi e Lina Rosso. Nel 1955 si sposò e si trasferì a Trento, dove continuò la sua carriera di pittore.
Nel 1970 l'Accademia di S. Marco, gli conferì l'onoreficenza di accadem.o, nel 1978 venne nominato Cavalliere della Repubblica e nel 1979 fu premiato per i suoi alti meriti artistici dal Centro Europeo di Bruxelles.
Artista che dipinse il figurativo, disegnando, ritratti, nature morte, paesaggi montani e rurali, la laguna di Venezia e le montagne del Trentino.
La sua carriera, percorre oltre cinquant'anni di attività pittorica, dai primi disegni a matita in bianco e nero datati 1934, ai decenni successvi dove alternò le opere a colori e bianco e nero, dipingendo vlti, paesaggi, fiori e baite, sino a giungere alle ultime sue opere risalenti ai primi mesi del 1980.
Insegnò negli istituti d'Arte di Treviso e Trento, aprì uno studio d'arte in casa propria, dove operò e seppe promuovere la pittura insegnando ad alcuni giovani artisti trentini in erba; tra questi ricordiamo Marchel Remo, Degasperi Manuela e altri quali Arman Marco, che ancora oggi dimostra tutto il suo valore artistico.
Nel 1976 L'istituto Pavoniano degli Artigianelli di Trento stampò un calendario con parecchie opere in bianco e nero sul tema: volti e paesaggi della Valle dei Mocheni (TN).
Nel 1978, la Pro Loco di Moriago della Battaglia, diede alla stampa un'altro calendario, dove vi sono raffigurate le opere che disegnò in varie epoche, nelle zone del Quartiere del Piave.
Fu convinto promotore nell'organizzare mostre per i suoi allievi, si adoperò nel presentarli al pubblico.
Morì a Treviso nel 1980.