Luoghi

Convegno

Presentazione del libro Luoghi, di Micaela Bertoldi, ExCogita Editore
Introduce Claudio Molinari
Interventi: Paolo Domenico Malvinni, Paola Grott
Alla chitarra Stefano Cattoni

È sabato 31 gennaio alle ore 17.30 nella Sala della Rocca a Riva del Garda la presentazione del libro «Luoghi» di Micaela Bertoldi che sarà introdotta dal sindaco Claudio Molinari. Oltre all’autrice, prendono parte alla cerimonia Paolo Domenico Malvinni e Paola Grott. Accompagnamento musicale di Stefano Cattoni (alla chitarra).

«Luoghi, sull’onda delle Variazioni Goldberg di J.S. Bach» è una sequenza di poesie alternate a brani di prosa che propone una riflessione sulla parabola del vivere, a partire dalla domanda: «Al centro o ai margini dell’esistenza? Una prefazione di Antonio Carlini introduce al significato della citazione dell’opera di Bach».
Nella postfazione, Carla Locatelli, prorettore dell’Università di Trento, scrive: «Le mappe di Micaela Bertoldi riportano alle regioni e alle ragioni della percezione, perché sono mappe psichiche ed esistenziali, al contempo emotive e visive; i suoi luoghi sono ragionati e ricordati, e sono perfino citati, ossia ripresi da uno sguardo partecipe, sia esso compagno del paesaggio attraversato, osservato, vissuto, o sia esso compagno degli infiniti elaborati paesaggi che la lettura e la letteratura evocano e riportano, trasformati, alla memoria. […] La percezione che ci racconta Micaela Bertoldi è, al contempo, affettiva, politica, conoscitiva. Affettiva: parla di desiderio, “la ragione del cuore brama tenerezza/ e non la fama”; parla di incontro: “non basta essere spettatore”; parla di dolore e delusione (“Io sono un paese senza più case”). Parla dell’“idillio di subitaneo affetto per case, ponti ed alberi del parco”».

«L’affettività è specifica – continua Carla Locatelli – ma le sue figure e i suoi cangianti luoghi sono riconoscibili a tutti, a tutte, in luoghi magari diversi, ma percorsi con simili emozioni.
In questo senso, la raccolta ci dice che il personale è politico; ed il politico è personale, non perché l’individuo è «uniformato», ma perché porta e parla un suo sentire condivisibile. La concezione della politica che questa raccolta esprime è quella di un pensiero elaborato e condiviso, ed anche un pensiero di donna che si chiede ripetutamente: “nell’azione umana/ qual è il centro?”; “come mai i dogmi del diritto/ solo a pochi vengono applicati/ mentre il mondo a vortice gira/ ed espelle poveri ed emarginati?”. In un imperativo politico che attraversa tutto lo sguardo e la sequenza, Micaela Bertoldi si dichiara a partire da sé: “ricomincio a badare al fuoco/ perché la vita non smarrisca/ il suo senso”. Infine, va sottolineata la dimensione conoscitiva di queste poesie narranti. “Dove mai s’è nascosto/ il senno degli uomini?”. Domanda basilare, dato che la conoscenza è offerta come valore esistenziale irrinunciabile».


organizzazione: Biblioteca Civica di Riva del Garda