Luoghi 'altri'

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Luoghi "altri"

Di Eveline Rigo

È incredibile scoprire che esistono immense costruzioni lasciate al loro destino, non solo fabbriche abbandonate, ma anche castelli, ville, ospedali, cliniche psichiatriche, chiese, cappelle…
Questi luoghi non sono vuoti, capita di trovare ancora mobili, stoviglie e libri, che possono raccontare molto della vita di chi li abitava, come se il tempo si fosse fermato. Tutto lasciato esattamente com'era in origine. E spesso sotto i miei occhi capitano anche documenti molto personali, come lettere, cartoline, giocattoli, radiografie o analisi mediche.
Si tratta di una passione per un passato che ha segnato con grandi storie luoghi ora dimenticati. È un tentativo di assorbire remote sensazioni per farle arrivare alle generazioni future, che prima o poi andranno perdute, ingoiate dal tempo, una volontà di spingere l’immaginazione individuale e collettiva ad estendersi a luoghi “altri” rispetto a quelli usuali, riportando l’attenzione sul fascino e sulla bellezza di una dimora in rovina e abbandonata che si tende a non cogliere ad uno sguardo non attento.