Ma che razza di Otello?
MDSpettacoli
di Lia Celi
con Marina Massironi e Fabio Battistelli al clarinetto, Augusto Vismara al violino e Neruda al pianoforte
regia di Massimo navone
Se a raccontarci l’Otello è Shakespeare, è una tragedia. Se ce la racconta Verdi in musica, è un melodramma. Se a raccontarla è un’attrice poliedrica come Marina Massironi, la fosca vicenda del Moro diventa un’esilarante cavalcata fra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni nella stretta attualità. Un’ora e mezza di parole, musica, risate e pensieri per capire che alla domanda «Ma che razza di Otello?» c’è una sola risposta, quella di Albert Einstein: «Razza: umana».
NOTE DI REGIA
«Riscrivere storie già conosciute, incrociandole con fatti di cronaca più o meno recenti per riproporle come nuove e attuali, era la specialità di Shakespeare. Forse è per questo che le sue opere sono le più rivisitate, fatte a pezzi, rielaborate e ricomposte negli stili più disparati, di tutta la letteratura teatrale. Una specie di legge del contrappasso. L’Otello, una delle più famose vicende shakespeariane, impressa nell’immaginario popolare come il ‘dramma della gelosia’, non poteva sfuggire a questo destino: diventare materia per l’opera musicale ottocentesca, sempre a caccia di trame dense di contrasti emotivi, dall’impatto immediato, e possibilmente con titoli di forte richiamo come imponeva la legge del botteghino. Verdi e Boito si giocano bene gli ingredienti, e anche il loro Otello sarà un successo. Ma che razza di Otello? di Lia Celi si inserisce quindi “di diritto” in questo filone di riscritture, avvalendosi della narrazione per ripercorrere in modo ironico la storia di questa impresa verdiana, senza trascurare i modelli di Giraldi Cinthio e Shakespeare. Il gioco della riscrittura mette in campo un inedito punto di vista al femminile rispetto alle eroine del melodramma e divertenti cortocircuiti con l’attualità. La musica ripropone arie, recitativi e fantasie di temi, arrangiate da Augusto Vismara per un trio di musicisti che evoca i colori dell’orchestra.
Compito della regia è stato quello di valorizzare il dialogo tra i diversi ingredienti espressivi, quelli musicali e quelli messi in campo dal testo: notizie storiche curiose, spunti d’attualità, riflessioni sulle dinamiche umane di cui il triangolo Otello-Iago-Desdemona si fa emblema, e che un’attrice dalla grazia sensibile come Marina Massironi restituisce al pubblico con umorismo sottile e spiazzante».
- Intero € 12,00
- Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 10,00
- Ridotto studenti (fino a 25 anni) € 8,00
INGRESSO spettacolo del 4 febbraio 2017 “Ma che razza di Otello?”
- Ingresso unico € 15,00
INGRESSO spettacolo del 14 gennaio “Attento Pierino… arriva il lupo!”
A teatro con mamma e papà
- Adulti € 7,00
- Bambini € 3,00
PROPOSTA A - ABBONAMENTO a 6 spettacoli al Teatro Sartori di Ala
- Intero € 40,00
- Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 30,00
- Ridotto studenti (fino a 25 anni) € 25,00
PROPOSTA B - ABBONAMENTO a 6 spettacoli al Teatro di Ala e 2 della Stagione di Prosa di Rovereto al Teatro Zandonai
- Intero € 75,00
- Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 65,00
- Ridotto studenti (fino a 25 anni) € 60,00
PROPOSTA C - ABBONAMENTO a 6 spettacoli teatrali e 3 spettacoli di danza al Teatro Sartori di Ala
- Intero € 52,00
- Ridotto per anziani (oltre 65 anni) e Soci Touring Club Italiano € 42,00
- Ridotto studenti (fino a 25 anni) € 37,00
Per chi ha scelto la PROPOSTA B, per i due spettacoli di Rovereto: pullman gratuito con partenza dal centro commerciale di Ala alle ore 20.15.
organizzazione: Comune di Ala e Coordinamento Teatrale Trentino