Macchie di rosso
Festa dell'Unità sulla Neve
Presentati dal buon Toni Jop dell'Unità, si esibiranno in una serata unica parecchi protagonisti della stagione degli anni Sessanta della musica popolare e di protesta (il termine combat folk era di là da venire). La stagione in cui l'Italia, tutta presa dal boom economico, stava dimenticandosi un po' troppo volentieri della radice antifascista della Costituzione, al punto da lasciare infiltrare vecchi e pericolosi arnesi del ventennio fin nelle istituzioni. Studiosi e semplici appassionati, sparsi un po' in tutta Italia ma idealmente uniti dall'avversione per questa situazione, iniziarono a raccogliere, registrare e ricantare i canti del popolo che, nei bar ormai dotati di televisione, non si cantavano più e che, per una popolazione con un tasso di analfabetismo ancora vergognosamente alto, rappresentavano una testimonianza insostituibile di storia. Si riunirono in gruppi come il Nuovo Canzoniere Italiano, il Circolo Gianni Bosio e l'Istituto Ernesto De Martino e dettero vita a spettacoli come Bella Ciao e Ci ragiono e canto (quest'ultimo con la regia di Dario Fo) che dettero un deciso contributo alla "rinascita democratica" del Sessantotto e dintorni.