Maddalene. Da Giotto a Bacon
di Giovanni Testori
“Mi viene in mente un passo delle Conversazioni con Testori di Luca Doninelli, […] in cui sta scritto, su per giù, che lo storico dell’arte veramente grande è quello la cui interpretazione aderisce alle opere in maniera tanto serrata che poi non è più possibile guardare quelle opere senza pensare a quello che lui ha scritto.”
Giovanni Agosti, La Testoriana di Brescia, ed. L’Obliquo, 1997
Maddalene è una singolare raccolta poetica, penetrante e istrionica, come un sunto – «strozzatissimo» dice Testori – di storia dell’arte, che accompagna il cammino della Maddalena nei secoli. Un singolare percorso, un «maddalenesco tragitto» che si dispiega attraverso il dialogo tra immagini e parole: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.
Il tema della figura della Maddalena è da sempre al centro dell’interesse di Testori.
Su questa figura l‘editore Franco Maria Ricci costruì uno dei suoi libri d’arte, unici e pregiati, Maddalene, stampandolo in 5.000 esemplari numerati nel marzo 1989.
Testori produsse in forma di poesia le schede sulle singole opere: «schede poematiche» o «schede-versicoli» come lui le chiamò, originali critiche in forma di poesia «nate non da un premeditato disegno, bensì da un insopportabile nausea per il modo (a me) consueto di stenderle», lui che era pur sempre un grandissimo e controverso critico d’arte, allievo ed erede di Roberto Longhi.
E come il suo maestro Longhi, anche Testori «ha gloriosamente portato l’opera d’arte nella mischia degli interessi totali, cioè a dire nelle questioni di vita o di morte». Testori si accosta così vicino alle maddalene da farci, come lui stesso scrive, il «lingua-in-bocca», da giacerci «sdraiato di fianco» «come dentro un letto».
Maddalene è divenuto un vero e proprio work in progress, cui numerose e successive commissioni, tra cui spicca quella dell’Unione Musicale nel 2013 e quella primigenia del Festival DeSidera del 2002, hanno permesso al progetto di evolvere passo passo.
I versi di Testori sono accompagnati e contrappuntati da una ventina di brevi suite originali per violoncello scritte nel corso degli anni dal compositore Carlo Boccadoro e ad ogni occasione variate e implementate anche grazie al talento del violoncellista Lamberto Curtoni. (V.M.)
Ingresso : € 15,00
Ridotto giovani (under 26) : 10,00
NON sarà possibile utilizzare i voucher da un' ora prima dello spettacolo in programma. Si ricorda infine che l’ingresso al teatro seguirà le vigenti procedure anti Covid-19, con l’utilizzo obbligatorio della mascherina anche durante la visione dello spettacolo.