Madrigale senza suono

di e con Andrea Tarabbia Premio Campiello

Incontri e convegni , Presentazione libro

Un romanzo che ha come protagonista il musicista Gesualdo da Venosa ha vinto inaspettatamente il Premio Campiello.
Un bellissimo riconoscimento per uno degli autori italiani che più stimiamo, Andrea Tarabbia.
Un uomo solo, tormentato, compie un efferato omicidio perché obbligato dalle convenzioni del suo tempo. Da lì scaturisce, inarginabile, il suo genio artistico.

Gesualdo da Venosa, il celebre principe madrigalista vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, è il centro attorno a cui ruota il congegno ipnotico di questo romanzo gotico e sensuale. Come può, è la domanda scandalosa sottesa, il male dare vita a tale e tanta purezza sopra uno spartito?

Per vendicare l’onore e il tradimento, il principe di Venosa uccide Maria D’Avalos, dopo averla sposata con qualche pettegolezzo e al tempo stesso con clamore. Fin qui la Storia. Il resto è la nostalgia che ne deriva, la solitudine del principe: è lì, nel sangue e nel tormento, che Andrea Tarabbia intinge il suo pennino e trascina il lettore in un labirinto.
Questa storia − è ciò che il lettore scopre sbalordito − ci parla dritti in faccia, scollina i secoli e arriva fino al nostro oggi, si spinge fino a lambire i confini noti eppure sempre imprendibili tra delitto e genio.

Con un gioco colto e irresistibile, tra manoscritti ritrovati e chiose di Igor' Stravinskij − che nel Novecento riscoprì e rilanciò il genio di Gesualdo − Andrea Tarabbia, scrittore tra i migliori della sua generazione, costruisce un romanzo importante, destinato a restare.

L’edificio che attraverso Madrigale senza suono Tarabbia innalza è una cattedrale gotica da cui scaturisce la potenza misteriosa della musica. È impossibile, per il lettore, non spingere il portale. E, una volta entrato, non restarne intrappolato.
Andrea Tarabbia è nato a Saronno nel 1978 ed ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi ‘La calligrafia come arte della guerra’ (2010), ‘Il demone a Beslan‘ (2011), ‘Il giardino delle mosche‘ (2015) ed il saggio narrativo ‘Il peso del legno’ (2018).

Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov.

Dalle 16.45 il Premio Campiello Andrea Tarabbia firmerà le copie del suo libro